La filosofia degli ultimi spiccioli

Se fa caldo qui come in Francia, come in Belgio. come a Gaza, ma anche come in Germania, Romania o Israele, riflette il Tizio nella inutile penombra del salotto afoso; se quando piove viene acqua giù dal cielo e dappertutto bisogna aprire l’ombrello. Se no ci si infradicia, sospira il Tizio, che nonostante sieda nella penombra, suda copiosamente; se quando hai fame mangi volentieri un bel piatto di pasta alla napoletana anche se sei spagnolo o turco, pensa il Tizio della Sera che comincia ad avere fame perché sono le sette e mezza di sera, come mai allora è pieno di persone che credono di essere migliori di tutte le altre persone a cui sono perfettamente uguali, dato che al mondo tutti quanti hanno fame, sete, e con rispetto parlando tutti vanno in bagno per il medesimo motivo? C’è forse un solo popolo che non vada in bagno? Non è giusto essere così presuntuosi, sentenzia il Tizio: siamo tutti uguali.
E per dimostrarlo va immediatamente a cena al ristorante cinese – che oltretutto costa meno di quello francese.

Il Tizio della Sera