Una scuola per ricominciare a vivere
Non si perde tempo a Finale Emilia. La voglia di superare i traumi del terremoto per tornare alla normalità è grande. Le scosse che nelle scorse settimane hanno messo in ginocchio i territori dell’Emilia Romagna e della zona di Mantova proseguono con intensità apparentemente minore, ma c’è tanto da fare per la ricostruzione. Anche con il contributo dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che ha aperto una sottoscrizione a favore delle popolazioni colpite contribuendo con una quota di fondi dell’Otto per Mille. E così il consigliere UCEI Giorgio Mortara, delegato al coordinamento delle iniziative di solidarietà, insieme al presidente della Comunità ebraica di Parma Giorgio Yehuda Giavarini e al rabbino di Modena Beniamino Goldstein hanno incontrato il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli per mettere a punto i dettagli dell’intervento. “Tenevamo molto al fatto di contribuire a un progetto concreto, a evitare che i fondi finissero nel calderone degli aiuti senza che si potesse verificarne l’impiego – spiega il dottor Mortara – Abbiamo trovato persone attive e positive che lavorano incessantemente per ricominciare. E un progetto già pronto su cui ragionare”. Il frutto della sottoscrizione UCEI verrà infatti impiegato per la nascita di un nuovo istituto comprensorio con elementari e medie che sostituisca la scuola intitolata alla maestra Elvira Castelfranchi, indimenticata esponente dell’antica comunità ebraica finalese, una parte fondamentale della storia del paese fino alla promulgazione delle leggi razziste. Una presenza testimoniata non soltanto dai resti dall’antico ghetto e dal cimitero ebraico, ma anche dalla più tipica ricetta della cucina finalese la “Torta degli ebrei” e ricordata ogni anno in occasione della Giornata europea della Cultura ebraica. Un appuntamento cui Finale non mancherà di partecipare nemmeno il prossimo settembre, nonostante le difficoltà, promette il sindaco Fernando Ferioli, che illustra la situazione nella sua città “Abbiamo ancora duemila sfollati da amici e parenti, e oltre 1200 persone che dormono nelle tendopoli. Le scosse proseguono e la tensione comincia a farsi sentire, ma è grandissima la nostra voglia di ripartire. Speriamo di arrivare all’inverno con i cantieri già a buon punto o chiusi. Soprattutto per quanto riguarda le scuole. E siamo davvero grati all’ebraismo italiano per l’aiuto che ci sta offrendo”. Un aiuto che andrà impiegato in particolare nella costruzione della biblioteca della scuola, una scelta che soddisfa molto il presidente Giavarini, che insieme ai rappresentanti della Comunità di Modena aveva in prima battuta suggerito di offrire i fondi raccolti dall’UCEI a Finale per la la Castelfranchi. “Penso che l’ambito dell’educazione fosse quello giusto per dare il nostro contributo in questo momento difficile. E oggi sono ancora più convinto che questa iniziativa si trasformerà in qualcosa di concreto e tangibile, a giudicare dalla grande energia positiva che abbiamo potuto riscontrare a Finale”. All’incontro tra le autorità finalesi e i rappresentanti dell’Italia ebraica erano presenti anche la direttrice della scuola Rossella Rossi e la storica Maria Pia Balboni, autrice di tante ricerche sulla Finale ebraica. Incontro avvenuto nel Centro operativo comunale che sostituisce il municipio ancora inagibile.
“Gente forte e geniale”, così il grande giornalista italiano Arrigo Levi, i cui antenati sono sepolti proprio nel cimitero di Finale, aveva raccontato gli emiliani in un editoriale apparso sulla prima pagina del Corriere della Sera nel momento più difficile del terremoto. La corsa contro il tempo per ridare vita a Finale prosegue. Così come quella alla solidarietà.
Chi desidera partecipare alla sottoscrizione lanciata dall’UCEI può farlo versando il proprio contributo al conto corrente bancario intestato all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane,
IBAN IT40V0200805189000400024817 causale Terremoto Emilia; oppure sul conto corrente postale intestato all’Unione Comunita Ebraiche Italiane numero 45169000 sempre specificando la causale Terremoto Emilia.
Per chi volesse contribuire alla ricostruzione dei beni culturali delle quattro Comunità
ebraiche colpite, specificando nella causale “Terremoto 2012, ecco i dati bancari (codice Iban):
Comunità ebraica di Ferrara: IT09F0615513000000000022715
Comunità ebraica di Mantova: IT19O0503411501000000022100
Comunità ebraica di Modena: IT55W0200812925000102122135
Comunità ebraica di Parma: IT82B0693065940000000001687
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