Storie – Massoneria, aperti gli archivi della Gran Loggia
Addio segretezza! Anche la massoneria apre gli archivi. Questa mattina sono stati presentati per la prima volta al pubblico e ai media il museo e l’archivio storico della Gran Loggia d’Italia, nella sede nazionale di Roma, in via San Nicolò dé Cesarini 3.
Il museo e l’archivio custodiscono documenti originali e inediti di particolare interesse storico. Tra questi, i ritratti di Giuseppe Mazzini del periodo londinese e in età giovanile; il testo del Canto di guerra di Goffredo Mameli con note musicali, inviato da Mazzini a Giuseppe Verdi; documenti del 1852 con firme autografe di Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Mattia Montecchi; lettere di Giovanni Giolitti (1907) per la commemorazione in Campidoglio di Giosuè Carducci; manifesti, decreti e notifiche riferibili alla Repubblica Romana 1849; lettere manoscritte di Albert Pike (1883) e Timoteo Riboli, amico e medico personale di Garibaldi; editti antimassonici dei Savoia; bolle e regi decreti antimassonici di Napoleone; paramenti di loggia appartenuti a Ernesto Nathan, Gran Maestro e sindaco di Roma, insieme a riviste originali di inizio ‘900 con articoli e vignette satiriche contro il sindaco.
Tra gli altri documenti, i registri matricola originali – dal 1910 al 1924 – dove risultano iscritti alla massoneria noti personaggi della cultura, della politica e dell’imprenditoria italiana, e una collezione completa dei primi manuali d’istruzione per il “Libero muratore” pubblicati dopo la caduta del fascismo. Tra i documenti contemporanei, il giuramento massonico firmato dal fumettista Hugo Pratt, l’autore di Corto Maltese, iniziato alla Gran Loggia d’Italia nel 1976.
Nei propositi della Gran Loggia d’Italia, vi è l’apertura del primo museo pubblico massonico italiano, dove poter ospitare anche la più grande collezione europea sull’antimassoneria.
Mario Avagliano – twitter @MarioAvagliano