Milah…
Secondo un antico uso degli ebrei di Roma la notte precedente alla Berìt Milah si leggono alcuni passi relativi alla circostanza. Il capitolo con cui si apre questa veglia, Mishmarah, è proprio la Haftarah, il passo profetico, che secondo il rito italiano, abbiamo letto sabato scorso. Si tratta della accorata denuncia che il profeta Elia rivolge all’Eterno accusando il popolo ebraico di aver abbandonato il Suo Patto, Berìt (Re 1; 19, 10). L’Eterno proprio in quel contesto, a difesa del Suo popolo, avrebbe “condannato” il profeta zelante a presenziare a tutte le circoncisioni di ogni maschio ebreo al fine di doversi rimangiare questa accusa. La Milah è pertanto il Patto per eccellenza e questa non può essere compiuta senza la testimonianza del profeta Elia simboleggiata dalla presenza della famosa Sedia di Eliahu Ha Navì, Kursaia de Eliahu. Dovrà continuare a essere così anche a Colonia fintanto che vi saranno ancora ebrei in Germania.
Roberto Della Rocca, rabbino