…lager
Veramente inquietante la frase con cui, secondo le rivelazioni apparse in questi giorni sulla stampa, il presidente del Comitato olimpico tedesco avrebbe nel 1972 respinto la proposta di maggiori controlli al villaggio olimpico di Monaco nel 1972, dopo che si era avuto sentore di possibili attacchi palestinesi: “Qui non siamo in un lager”. Inquietante perchè pronunciata a Monaco, a pochi chilometri dal campo di concentramento di Dachau, aperto nel marzo 1933 dai nazisti subito dopo la presa del potere di Hitler. Inquietante perchè rivelatrice di un curioso rovesciamento di senso, dove il lager viene attribuito, sostanzialmente, agli ebrei, non ai tedeschi. Una frase che è indizio di quanto ancora, nel 1972, molti tedeschi si sentissero vittime degli ebrei che avevano sterminato. Tanto da rifiutare di difenderli, per non essere, ancora una volta!, obbligati a trasformare le loro città in lager, i loro stadi in prigioni.
Anna Foa, storica