Un minuto per affermare i valori dell’umanità
Il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:
Questa sera in numerose sinagoghe europee e italiane le comunità ebraiche ricorderanno gli undici atleti israeliani caduti sotto i colpi del terrore ai Giochi Olimpici di Monaco. Un’occasione solenne e preziosa, a 40 anni da quell’orrenda carneficina, per condividere tutti assieme il rigetto per chi semina i germi dell’odio nelle nostre società e per costruire attraverso l’impegno un futuro di autentica fratellanza tra i popoli del mondo.
Straordinario in questo senso è stato l’impegno di memoria dell’opinione pubblica, della classe politica e delle massime rappresentanze dello sport nazionale che ripetutamente si sono prodigate in questi mesi per portare avanti una battaglia di civiltà e giustizia diffusa in tutta la realtà italiana al di là delle appartenenze ideologiche, culturali e religiose dei singoli individui.
La speranza è che il Comitato Olimpico Internazionale accolga in extremis la richiesta delle vedove Ankie Spitzer e Ilana Romano. Un minuto di silenzio, da Londra a Roma, da Parigi a Berlino, per affermare principi e valori che sono patrimonio dell’intera collettività umana e che non possono ignorati nella manifestazione che più di ogni altra si fa bandiera di inclusività e reciproca comprensione.
Molti i soggetti istituzionali che in queste ore premono affinché il Comitato Olimpico Internazionale tributi un minuto di silenzio alle vittime di Monaco nel corso della cerimonia inaugurale dei Giochi che avrà luogo domani sera all’Olympic Stadium di Londra.
“Ancora oggi è profonda, nonostante il tempo trascorso, la commozione dell’opinione pubblica mondiale per la ferita che i terroristi palestinesi di Settembre Nero infersero ai valori di pace e di fratellanza propri degli ideali olimpici, stroncando tante vite umane innocenti e riportando, nel cuore dell’Europa, il fantasma dell’odio antisemita. L’Italia di allora, che cominciava a vivere i cosiddetti anni di piombo e a sperimentare gli effetti destabilizzanti del terrorismo – ha affermato il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini interrompendo per alcuni istanti i lavori dell’aula – si strinse compatta intorno alla comunità ebraica e allo Stato di Israele. So quindi di interpretare il sentimento di tutti i colleghi nel riaffermare, oggi, la più ferma e sentita condanna del ricorso al terrorismo come arma di azione politica. Da parte nostra è inoltre doveroso manifestare pieno apprezzamento per la scelta degli atleti italiani di osservare un minuto di silenzio a Londra in ricordo delle vittime di Monaco. È il modo migliore per interpretare lo spirito della Carta olimpica che pone lo sport al servizio dello sviluppo armonioso dell’umanità, in vista della promozione di una società pacifica in cui sia tutelata la dignità”. Ad intervenire tra gli altri anche il vicepresidente della Commissione Affari Esteri Fiamma Nirenstein. “Prendo la parola, anche se non c’è molto da aggiungere al nobile discorso del presidente Fini – ha detto – prima di tutto per dire che sono fiera del mio Parlamento che ha osservato oggi questo minuto di silenzio che invece il Comitato olimpico internazionale ha rifiutato non soltanto ai parenti delle vittime, ma a tante istanze internazionali di prima grandezza. Sono fiera delle 150 firme che tanto rapidamente abbiamo raccolto tra i nostri parlamentari di tutte le parti politiche, sono fiera della risoluzione che la Commissione cultura e la Commissione esteri voteranno insieme sempre con questo medesimo intento. Noi siamo insieme a Ilana Romano, noi siamo insieme a Ankie Spitzer: le due vedove che per quarant’anni hanno richiesto al Comitato olimpico internazionale di rispettare un minuto di silenzio, che gli è stato sempre rifiutato. Noi, Parlamento italiano, abbiamo osservato questo minuto di silenzio per tutti loro”. Facoltà di parola anche per il ministro agli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, il contributo del quale ha chiuso la sessione di interventi dedicata al 40esimo anniversario dell’attentato.
“A nome del governo – ha detto – desidero esprimere un fortissimo apprezzamento e una forte condivisione della sua iniziativa e delle parole toccanti che lei ha voluto oggi riservare a quella strage assurda, inconcepibile, inumana, che ha toccato il team israeliano alle Olimpiadi del 1972. L’attualità della minaccia e del disprezzo assoluto dei più fondamentali valori dell’umanità è stata ancora ripresa e riportata alla coscienza del mondo e soprattutto alla coscienza della società italiana, così attenta a questi valori, con l’attacco, violento e crudele, alle personalità israeliane pochi giorni fa in Bulgaria, proprio per risottolineare nuovamente quanto il fondo di violento antisemitismo e di negazione dei fondamentali valori della persona sia ancora presente, dopo 40 anni da quella tragedia, nel nostro mondo. Il Governo italiano, in una linea di assoluta continuità con la politica estera italiana, ma anche con l’affermazione, sul piano nazionale ed internazionale, dei valori dell’uomo, prende costantemente una posizione assolutamente di condanna e di contrasto delle forme, di tutte le forme, di terrorismo, ma in questo particolare caso quello che intendo ribadire – a nome del governo – è un impegno forte nel contrastare tutte le forme di intolleranza e di antisemitismo che ancora oggi gravano sul nostro mondo e anche sui Paesi europei”.