…bambini

A partire dall’inizio degli anni Trenta Korczak sognava di trasferirsi in Palestina, almeno sei mesi all’anno, per poter da laggiù “aver nostalgia della Polonia”. Preparandosi al viaggio, così scriveva al suo ex allievo Jozef Arnon: “Caro Jozef, intorno al bambino si dipanano le maggiori menzogne della nostra vita. Gli uomini oggi vaneggiano di eterna giovinezza, se non perfino di immortalità. Ciò è già parte della nostra psiche. E perciò il bambino-intruso sembra infastidire, sospingere verso la vecchiaia e la tomba. Come altrimenti spiegare le ingiustizie che gli si fanno? Se c’è un paese dove il bambino può confidare con sincerità i propri sogni e inquietudini, le nostalgie e le pene, questo è forse la Palestina. E’ qui che dovrebbe sorgere il monumento all’Orfano Ignoto”.

Laura Quercioli Mincer, slavista