Collegio rabbinico – Un anno per lo studio, con lo sguardo al nuovo Daf Yomi
Con il 9 di Av si è ufficialmente concluso l’anno accademico del Collegio rabbinico italiano, come in tutte le yeshivot del mondo (salvo forse quelle dell’emisfero sud, per evidenti motivi geografici). I corsi si erano in realtà chiusi a metà giugno, per lasciare tempo per il ripasso in vista degli esami di fine giugno e luglio. Le diverse classi hanno sostenuto gli esami annuali davanti alle commissioni formate dal direttore, rav Riccardo Di Segni, dai docenti del Collegio e dai rappresentanti della Consulta rabbinica, i rabbini Adolfo Locci, Alberto Somekh e Alfonso Arbib, che a turno sono venuti a Roma. Fra gli esaminati, da segnalare venticinque alunni di età liceale (gli altri hanno svolto esami interni), sei alunni del Corso medio che si stanno preparando per il titolo di maskil, due del Corso superiore (altri due alunni sosterranno l’esame nella sessione autunnale), e cinque allieve del Corso di Bagrut.
Nell’ambito del Corso di Bagrut, siamo lieti di annunciare che il 10 luglio l’allieva Micol Nahon Moscati ha brillantemente superato gli esami finali del corso. Micol, cui vanno le nostre migliori congratulazioni, è la prima allieva che consegue il titolo di questo corso di recente istituzione, parallelo a quello di maskil (con l’esclusione delle materie concernenti l’ufficiatura delle preghiere e simili), e speriamo che molte altre la seguiranno. Il Corso di Bagrut è destinato alle allieve interessate a divenire insegnanti di materie ebraiche nelle scuole o a ricoprire altri ruoli qualificati in campo culturale ebraico.
Fra le attività organizzate dal Collegio rabbinico nell’ultimo anno ricordiamo in particolare: il corso intensivo di cinque giorni su pensiero ebraico tenuto da rav Michel Monheit di Strasburgo; il Seminario nazionale di due giorni organizzato insieme all’Assemblea rabbinica italiana con i rabbanim dell’Istituto Eretz Hemdah di Gerusalemme su problemi halakhici riguardanti il matrimonio; il convegno sulla shechitah e la sofferenza degli animali, organizzato insieme alla Rassegna Mensile di Israel e l’Associazione di cultura ebraica Hans Jonas; il convegno organizzato insieme al Centro di cultura della Comunità ebraica di Roma e Fondazione Museo della Shoah in memoria di rav David Prato, rabbino capo di Roma e Direttore del CRI, a sessant’anni dalla sua scomparsa (questi ultimi due convegni si sono svolti presso il Centro Bibliografico Tullia Zevi, che ringraziamo per la collaborazione logistica); il Limmud presso il Beth ha-keneset Beth Shalom in memoria del Morè Moshè Sed,docente del CRI per moltissimi anni, con la partecipazione di Rav Riccardo Di Segni e di altri docenti del CRI, allievi del Morè Moshè; la partecipazione allo Yom Ha-Torah nazionale, con diverse lezioni fra cui quella di Rav Stenberger di Yerushalaim.
A Gerusalemme si è appena concluso un seminario di due settimane, dal 15 al 29 luglio, presso la Yeshivat Hakotel, per il quarto anno consecutivo. Quest’anno hanno partecipato 16 allievi, grazie anche alla collaborazione del Beth Shalom. Le lezioni sono state tenute, oltre che da insegnanti della Yeshivat Hakotel, da rabbini e maskilim di lingua italiana, come Michele Ajò, Ariel Di Segni, Igal Levi e Hillel Sermoneta. Il docente principale, nonché coordinatore del gruppo, è stato Rav Umberto Piperno, il cui grande entusiasmo creativo ha dato un’impronta speciale al seminario di quest’anno. Ci sono state anche diverse attività ricreative e culturali, sia a Gerusalemme sia in altri luoghi, come Benè Beraq e Tel Aviv, Tiberiade e Tzefat e il kibbutz Sde Eliahu. Per il digiuno del 9 di Av, gli allievi del Collegio hanno avuto modo di partecipare all’esperienza indimenticabile della tefillà al Kotel, dove da alcuni anni, in mezzo alle diverse migliaia di persone che in questo giorno affluiscono al Kotel, si tiene un minian dei frequentatori del Tempio italiano di Gerusalemme. Il gruppo è talmente fuori del comune, per le musiche delle elegie abbastanza diverse da quelle ashkenazite e orientali, che spesso è ripreso dalla televisione israeliana.
Infine, si è molto parlato in questi giorni del Daf Yomi e del Siyum ha-Shas, la conclusione dello studio giornaliero di tutto il Talmud nell’arco di 7 anni e mezzo circa. Anche il Collegio rabbinico, in collaborazione con il DEC, parteciperà all’inizio del nuovo ciclo. Al Campeggio per famiglie del DEC, che si svolgerà dal 13 al 26 agosto a Lavarone, nel Trentino, si terrà un corso giornaliero di Talmud: in contemporanea con tutto il mondo, studieremo il primo trattato, Berakhot, utilizzando la splendida, nuovissima edizione multicolor curata da Rav Steinsaltz: un vero piacere studiarci sopra.
Gianfranco Di Segni, coordinatore del Collegio rabbinico italiano