circoncisione…

Un’importante firma su un grande quotidiano oggi, a proposito della circoncisione rituale, ha scritto che deriva da “condizioni igienico sanitarie arcaiche”… “alla luce del progresso umano (scientifico e culturale) sono credenze ridicole e violente”. Vorrei proporre questo esperimento radicale, violento ed arcaico: mettere in fila i premi Nobel (maschi) e calargli i pantaloni. Si scoprirà che almeno un terzo, se non la metà di loro, porta su di sé il segno di questo rito che va contro il progresso scientifico e culturale dell’umanità. Eppure è a queste famiglie arcaiche che dobbiamo il nostro progresso. Qualcuno ha osservato ironicamente che per certi illuminati positivisti, ma anche etnocentristi supponenti e intolleranti, antropologicamente e scientificamente disinformati, la sede più adatta per il taglietto rituale (non la mutilazione!) non dovrebbe essere l’organo della riproduzione ma quello del pensiero.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma