…bambini

Nessuno dirà mai ad un adulto «vattene», ma a un bambino lo si dice spesso. Quando un adulto si dà da fare il bambino sta fra i piedi, l’adulto scherza e il bambino buffoneggia, l’adulto piange e il bambino frigna e piagnucola, l’adulto è vivace e il bambino irrequieto, l’adulto è triste e il bambino ingrugnato, l’adulto è distratto e il bambino tonto, sciocco. L’adulto è sovrappensiero, il bambino inebetito. L’adulto fa qualcosa con lentezza, il bambino perde tempo. Sono solo modi di dire scherzosi, ma quanto poco delicati. Un bimbetto, un marmocchio, un moccioso, un monello: e questo persino quando non è arrabbiato, quando vuole essere buono. Che farci, ci siamo abituati, ma a volte questo disprezzo dispiace e irrita. (Janusz Korczak, Varsavia 1878, Treblinka 1942)

Laura Quercioli Mincer, slavista