Libertà religiosa

Ha dei contorni kafkiani la storia dell’incriminazione di un rabbino tedesco nel nord della Baviera per aver effettuato la pratica della circoncisione. Dopo la decisione del tribunale di Colonia, ora la giustizia tedesca dovrà giudicare la colpevolezza di quest’uomo, la cui unica colpa è quella di aver esercitato la propria libertà religiosa. Per questo sembra assurdo che un tribunale scelga in maniera autonoma e unilaterale quando e come privare dei cittadini della propria libertà, in assenza peraltro di indicazioni da parte del potere legislativo. A nulla serve quindi ricordare che la liceità di un comportamento non dipenda dalla prescrizione di una norma di legge, ma, al contrario, dall’assenza di vincoli che ne limitino l’azione. Un’assurdità giuridica che in tempi di crisi e intolleranza non può che far suonare il campanello d’allarme.

Daniel Funaro, studente twitter @danielfunaro