…contraddizioni

Nel romanzo La straniera dell’italo-iracheno Younis Tawfik, vincitore del Premio Grinzane Cavour nel 2000, il protagonista, un architetto arabo residente da decenni a Torino, si trova coinvolto in una discussione pseudopolitica con dei colleghi italiani. Quando gli chiedono cosa ne pensi della situazione in Medio Oriente il protagonista fa varie considerazioni, terminando con: “la sicurezza dello Stato ebraico può essere garantita solo dalla pace”. Nella versione cinematografica, trasmessa anche dalla RAI qualche settimana fa, lo stesso personaggio asserisce, nell’entusiasmo generale, che gli ebrei devono andarsene al più presto da Israele e se la caveranno benissimo altrove, così come i francesi dopo aver lasciato l’Algeria. Sugli schermi italiani un arabo non anti-israeliano sarebbe forse apparso troppo poco credibile? O forse semplicemente poco “sexy”.

Laura Quercioli Mincer, slavista