Storie – La menorah di Fiuggi
Fiuggi riscopre la sua anima ebraica. Il recente ritrovamento, lo scorso 25 luglio 2012, in via del Macello, a ridosso del Ghetto ebraico di Anticoli (l’antico nome della cittadina laziale, famosa per le sue terme), di una pietra incisa raffigurante una menorah, dovuto ai ricercatori della “Biblioteca della Shoah – Il Novecento e le sue Storie”, istituita a Fiuggi dallo storico Pino Pelloni, ha confermato dal punto di vista storico la presenza in loco di una fiorente comunità ebraica. L’incisione è di fattura catalana, il che fa ipotizzare la sua datazione alla fine del XV secolo.
L’antico Ghetto di Anticoli, denominato più propriamente la Casa degli Ebrei dallo storico Angelo Sacchetti Sassetti, autore di un saggio intitolato Storia di Alatri, si estende nel secolo XII in maniera circoscritta tra via della Portella e via del Macello, occupando nei secoli XV e XVI anche gli insediamenti compresi tra via della Piazza e via Giordano.
Oggi di quel quartiere sono visibili la Menorah di via del Macello; il Mercato, posto dinanzi la chiesa di San Pietro costruita nel 1617; il Portico e la Corte ebraica in via della Portella; un Forno in via del Macello dove sono stati rinvenuti attrezzi in ferro per la lavorazione del vetro. Nel sottoportico della parte bassa di via della Portella è stata ipotizzata la presenza di una Sinagoga (con il ritrovamento di due vasche rituali) e di una sala adibita a scrittura e probabilmente a banco di prestito.
I primi documenti storici che parlano di un insediamento ebraico in Anticoli risalgono al 1183 e tracce della presenza degli ebrei in città si ritrovano anche nei secoli successivi. Poi nel 1555 Paolo IV, al secolo Giovanni Pietro Carafa, emanò la bolla Cum nimis absurdum che creava il Ghetto di Roma e prevedeva una serie di restrizioni per gli ebrei, costringendo anche molti di quelli residenti ad Anticoli a fuggire verso sud, nel Regno di Napoli.
Attraverso carte conservate nell’archivio privato di don Celeste Ludovici, lo storico Pelloni e i suoi collaboratori hanno ricostruito l’aiuto dato alla fine del XVI secolo dagli ebrei di Anticoli alla popolazione e alla Chiesa Anticolana durante i periodi di carestia. La solidarietà della comunità ebraica verso gli anticolani si manifestò anche durante i terremoti del 12 marzo 1617 e del 24 luglio 1654. Di contro, a seguito delle leggi razziste del 1938 e soprattutto dopo la razzia nel Ghetto di Roma del 16 ottobre del 1943, numerose famiglie di ebrei romani trovarono rifugio ed ospitalità presso famiglie anticolane e dei vicini paesi di Acuto e Trivigliano. Il rapporto tra Fiuggi e l’ebraismo negli ultimi anni si sta consolidando, grazie all’estro e alla competenza di Pino Pelloni e alla sua attivissima Biblioteca della Shoah, che promuove convegni, incontri e ricerche storiche, spesso aventi ad oggetto la cultura ebraica.
Il 2 settembre anche Fiuggi ha partecipato, insieme a 64 città italiane, alla XIII Giornata Europea della Cultura Ebraica. Molte persone hanno visitato la menorah di via del Macello ed un pubblico attento e curioso ha seguito l’incontro svoltosi nel pomeriggio presso il giardino del Bar Due P, dedicato all’Umorismo Ebraico.
Sempre su iniziativa della Biblioteca della Shoah, ogni venerdì pomeriggio, fino ad ottobre, sono organizzate visite guidate al Ghetto di Anticoli, con l’accensione dei lumi di Shabbat e la degustazione di vino rosso e dolci ebraici. Un modo per riavvicinarsi all’ebraismo.
Mario Avagliano