Qui Milano – Un esame guardando al futuro

Tutti concordi i rabbanìm che lo hanno interrogato. L’esame di Davide Muggia, 25 anni, un “fuoriclasse”, secondo la definizione del rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, sfornato dalla scuola della Comunità e studente al Collegio rabbinico, è stato di un livello molto, più elevato del titolo di Maskil che ha attribuito. Un titolo che rappresenta il primo passo per la Semichah, l’ordinazione rabbinica vera e propria. “Un traguardo cui ti auguro, e ti invito, ad arrivare presto, perché con la prova che hai appena sostenuto è evidente per la preparazione che hai già il titolo di maskil è ancora troppo poco” le parole del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni.
Halachah, Tanakh, storia ebraica, tefillot, lettura di una Parashah, lingua ebraica, alcune delle materie oggetto di esame orale, dopo un tema e una traduzione dall’italiano all’ebraico per gli scritti.
Un’ora dopo l’altra sono state approfondite tematiche come la Tekiat Shofar, le norme dello Shabbat, l’origine dell’usanza ashkenazita di non mangiare riso a Pesach, la produzione del caglio animale kasher peri formaggi, la vita di Rashi, il diritto matrimoniale, le norme che regolano il periodo di lutto per la morte di una persona cara quano si sovrappone alle festività solenni.
Ad interrogare Davide Muggia, oltre a rav Arbib e rav Di Segni, il dayan rav Gad Eldad, presidente del Tribunale rabbinico a Milano e a Roma, rav Alberto Somekh, rav Gianfranco Di Segni, rav Adolfo Locci, rav Elia Richetti, presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia. Dopo la maturità, Davide ha trascorso due anni alla Yeshivah Kol Torah di Gerusalemme. Oggi si divide tra gli studi ebraici e quelli scientifici all’università. Ma il sogno nel cassetto è quello, dopo i Moadìm, di volare per un anno di approfondimento negli Stati Uniti, possibilmente a New York. Un’occasione di grande festa per l’ebraismo italiano, non soltanto perché erano diversi anni che il Collegio di Milano non rilasciava un titolo, ma per il fatto che a conseguirlo sia un ragazzo di 25 anni che a Milano è nato e cresciuto. E così, quando poco dopo la proclamazione, è arrivato il momento di riunirsi per Minchah, è toccato al neo-maskil fare da hazan guidando la tefillah in un miniam colmo di Maestri. Un primo passo verso le sfide e le responsabilità che la carriera rabbinica porta con sé. A Davide Muggia le congratulazioni della redazione del Portale dell’Ebraismo italiano.

Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked