Rosh Hashanà…
Uno dei nomi meno conosciuti di Rosh Hashanà è Yom Hakèse, giorno della copertura, riferendosi alla copertura della luna. Rosh Hashanà infatti è l’unica festa che capita all’inizio del mese con luna coperta. Ma il significato potrebbe essere più profondo. A Rosh Hashanà siamo chiamati a fare teshuvà, a pentirci di ciò che abbiamo fatto di sbagliato e a prendere un impegno per il futuro. Il pentimento però non deve riguardare solo le azioni ma anche l’atteggiamento mentale e le motivazioni psicologiche che hanno determinato queste azioni. Agire solo sulle azioni è come curare i sintomi di una malattia. È necessario capirne le cause profonde, scavare nelle nostre menti e nei nostri cuori, andare a cercare ciò che è nascosto e che, a volte, vorremmo che rimanesse tale.
Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano