Qui Venezia – Un anno per le soddisfazioni

La Torah (Levitico, 23,24) chiama Rosh haShana ”giorno del suono dello shofar”. Nel passato c’era l’abitudine di incoronare i re attraverso il suono dello shofar. Così anche il senso di Rosh haShana è far regnare Hashem per mezzo dello shofar, come afferma il versetto: “Con trombe e con lo shofar, lodiamo e applaudiamo il Signore”. Analogo il contenuto della Tefillà, la richiesta che il nome di Hashem, sia santificato e glorificato e che il regno divino sia riconosciuto nel mondo. Nel giorno di Rosh haShana furono creati l’essere umano e il mondo. Questo è un giorno di riflessione per ognuno di noi, in cui ci rendiamo conto che la vita ha un senso, che il mondo ha un obbiettivo e un scopo e questo esame di coscienza ci serve per capire se siamo nella giusta direzione e se capiamo qual è il nostro ruolo. Mi auguro che l’anno 5773 sia pieno di soddisfazioni, di prosperità, di buoni decreti ed elevazione spirituale. Amen

Ghili Benyamin, rabbino capo della Comunità ebraica di Venezia