Voci a confronto
Tensione ancora altissima nei paesi islamici. Dal Cairo a Teheran, da Islamabad a Giakarta: rappresentanze diplomatiche occidentali blindate per il pericolo di nuovi attacchi e nuove violenze dopo i drammatici accadimenti degli scorsi giorni. “Sulle religioni c’è troppa suscettibilità. Censurare è sbagliato e non funziona” afferma intanto l’intellettuale francese Marek Halter, intervistato da Corriere della Sera e Repubblica nel merito delle ultime vignette satiriche pubblicate dal settimanale Charlie Hebdo. Il dibattito sulla libertà d’espressione apertosi con la diffusione sulla rete del filmato L’innocenza di Maometto prosegue anche su numerose altre testate (sia cartacee che online) facendo emergere varie correnti di pensiero.
“In occasione delle festose ricorrenze di Rosh Ha-Shanah, Yom Kippur e Sukkot, rivolgo un sentito augurio di pace e di bene a Lei e all’intera Comunità ebraica di Roma, invocando dall’Altissimo copiose benedizioni per il nuovo anno e auspicando che ebrei e cristiani, crescendo nella stima e nell’amicizia reciproca, possano testimoniare nel mondo i valori che scaturiscono dall’adorazione del Dio Unico”. Questo il testo del messaggio (Osservatore romano) inviato da papa Benedetto XVI al rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni per l’ingresso del nuovo anno ebraico e per le imminenti ricorrenze di Kippur e Sukkot.
Il giornale vaticano si sofferma anche sulla giornata di studi promossa per lunedì 24 settembre da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Ambasciata di Svezia presso la Santa Sede e Comunità di Sant’Egidio in memoria del Giusto Raoul Wallenberg, diplomatico che a Budapest salvò migliaia di ebrei dalla deportazione e di cui ricorre il centesimo anniversario della nascita. Questa mattina la conferenza stampa di presentazione dell’evento nella Chiesa di Santa Brigida.
Tornando infine agli intricati scenari della politica internazionale è destinata ad accendere nuove polemiche la decisione di Abu Mazen (Avvenire) di rivolgersi una seconda volta all’Onu per chiedere la trasformazione dell’Autorità Nazionale Palestinese in “Stato osservatore” dei lavori al Palazzo di Vetro. Tra i paesi contrari Stati Uniti e Israele.