Rav Bernheim: “Contrastare l’odio, combattere la stupidità”
Intervenendo riguardo ai gravi episodi di odio e intolleranza che hanno contrassegnato queste ultime giornate e in occasione di queste ore che precedono il Kippur, il Gran rabbino di Francia Gilles Bernheim ha lanciato un appello all’opinione pubblica. Eccone il testo:
“Voglio dare il benvenuto agli appelli alla calma, alle opere costruttive e al rispetto delle leggi della Repubblica che sono stati lanciati da numerose autorità musulmane. Sono appelli che mostrano come i musulmani siano capaci di non reagire alle provocazioni delle caricature. Sono una tappa importante e sono molto promettenti ai fini della costruzione di una società più unita.
Gli appelli alla calma non devono, per altro, far dimenticare l’attentato del 19 settembre 2012 contro un supermercato kasher a Sarcelles, le grida di odio lanciate durante la manifestazione di sabato 15 settembre a Parigi, così come le aggressioni e le minacce antisemite che sono proliferate dopo gli assassini di Tolosa e di Montauban, quando l’orrore avrebbe dovuto, al contrario, farle ridurre.
Accolgo con sollievo la ferma volontà dello Stato, e in particolare del ministero dell’Interno, di far rispettare l’ordine pubblico e la sicurezza e di combattere il razzismo e l’antisemitismo.
Nel contesto attuale i tentativi del Fronte Nazionale di dividere e di distillare l’odio pervertono le idee nobili di laicità e di uguaglianza. I loro attacchi mirati unicamente all’islam e all’ebraismo cercano di ridurre i valori della laicità al cristianesimo e non fanno altro che confermare la coerenza ideologica che caratterizza questo partito xenofobo.
L’attualità di questi ultimi quindici giorni deve essere messa in prospettiva e resa prioritaria. Ognuno può al giorno d’oggi creare e diffondere con poca o tanta abilità, delle immagini belle o brutte, stupide o intelligenti, degne o indegne d’interesse. Questa possibilità di creare e diffondere immagini è in Francia una delle libertà essenziali, dal momento in cui viene esercitata nel rispetto delle leggi della Repubblica.
In un mondo in cui le immagini circolano alla velocità della luce, il Gran Rabbino di Francia condanna gli assassini e le violenze commesse in nome di Dio, della sua gloria o in sua difesa, motivate dalle caratteristiche denigratorie o offensive di un’immagine. Invita a non mettere gli assassini e le violenze sullo stesso piano dei pretesti che li avrebbero provocati – questi pretesti sono tanto pietosi e maligni quanto il video intitolato “L’innocenza dei musulmani”.
Mi dolgo anche delle deboli reazioni suscitate dalla decisione iraniana del 16 settembre di aumentare di 500mila dollari la taglia sulla vita dello scrittore Salman Rushdie, così come l’assenza di condanne per il fatto che alcuni canali televisivi del Medio Oriente abbiano trasmesso dei film e delle serie tv – per esempio i 41 episodi di “Un cavaliere senza cavallo” – che diffondono l’odio per gli ebrei, senza parlare delle numerose ulteriori offese da loro portate all’ebraismo.
Nel calendario ebraico il periodo attuale, compreso fra Rosh haShanah (il giorno del giudizio) e Yom Kippur (il giorno del perdono), è chiamato dei “giorni importanti” o dei “giorni terribili” (in ebraico yamim noraim). Durante questo periodo di propositi per il futuro mi appello a ognuno, credente o non credente, perché si mobiliti per contrastare l’ignoranza, la stupidità, l’odio e la barbarie”.