Kippur 5773 – Una selichà
Chi cammina superbo,
forte della sua grandezza e dei suoi cocchi;
chi pone ogni fiducia nei suoi giorni vani,
nei molti suoi averi e nel suo oro,
ricordi il dì in cui saranno abbattute
la mala sua superbia e l’alterigia.
Ma come può scordare che sarà provato
con dolore sul suo giaciglio
Quando gemerà e soffrirà
e non avrà lenimento al suo dolore?
Quando brancolerà nel buio
e più non brillerà la sua stella
E s’udranno intorno nelle piazze gemiti
di famiglie e famiglie?
Sono del Signore, D-o nostro,
la misericordia e il perdono.
Da una selichà del rito italiano, attribuita a Rav Jehudà ha-Levì,
nella traduzione del Rav Roberto Bonfil, con gli auguri di gmar chatimà tovà
Alfredo Mordechai Rabello, Yerushalaim