Qui Trieste – Un anno per l’osservanza della Torah
Nella Parasha di Nitzavim c’è il versetto הַנִּסְתָּרֹת לַה’ אֱלֹוקֵינוּ וְהַנִּגְלוֹת לָנוּ וּלְבָנֵינוּ עַד עוֹלָם לַעֲשׂוֹת אֶת כָּל דִּבְרֵי הַתּוֹרָה הַזֹּאת “Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio e quelle rivelate toccano a noi e ai nostri figli in eterno affinché possiamo attuare tutte le parole di questa Torah”.
Cosa intende dire il versetto con la parola “occulte” ? Si riferisce al fatto che ciascuno di noi è responsabile dei peccati che commette pur non essendone cosciente e che invece Ha Kadosh Baruchu conosce, o forse si parla qui dei peccati che la persona compie in modo nascosto dalle altre persone, ma nella consapevolezza di peccare? In ciascuno dei due casi, ad ogni modo, per Ha Kadosh Baruchu questi peccati sono peccati scoperti ed evidenti.
Alla fine del versetto è scritto di “Osservare tutte le parole di questa Torah”. Penso che questo sia un richiamo molto rigido per tutti coloro che si occupano delle cose pubbliche: state attenti a tutte lecose che fate, anche quelle che il pubblico non conosce. Questa attenzione farà sì che anche il pubblico osservi le parole della Torah, perché non solo tutto quello che voi fate in modo scoperto e visibile rimarrà per noi e per i nostri figli per l’eternità, ma anche tutto quello che fate senza che il pubblico ne venga a sapere, verrà comunque conosciuto da HaKadosh Baruchu. Ricordatevi che le cose occulte appartengono al Signore nostro D-o. Che la volontà del Signore si realizzi per noi tutti, come nella preghiera di Rabbì Nechunjà Ben Hakannè , ogni singolo giorno entrando nel Beith Hamidrash “Quando entro nel Beith HaMidrash prego che non avvenga nessuna infrazione a causa mia”.
Ktivà VaHatimà Tovà a tutto il popolo ebraico ovunque esso si trovi.
Itzhak David Margalit rabbino capo della Comunità ebraica di Trieste