Voci a confronto
Un impegno concreto del governo italiano affinché faccia pressione sul cancelliere tedesco Angela Merkel per una revisione del processo che a Stoccarda che vedeva imputati otto criminali nazisti responsabili della strage di Sant’Anna di Stazzema e che si è soprendentemente concluso con l’archiviazione. A chiederlo è il parlamentare del Partito Democratico Emanuele Fiano in una lettera inviata nelle scorse ore al premier Mario Monti. “Le chiedo di attivarsi con forza – si legge nel messaggio – affinché verifichi ogni opportuna modalità che possa portare alla riapertura di questo caso, il cui epilogo non fa certo onore a un grande Paese come la Germania”. Intervistato dal Fatto Quotidiano, Fiano ribadisce: “Di fronte all’ennesimo affronto alla storia bisognava rispondere con razionalità. Cercare di impedire che vinca l’oblio”.
Intanto, nel processo che a Roma vede alla sbarra Maurizio Bocacci e altri tre militanti di Militia per associazione a delinquere, violazione della legge Mancino, diffusione di idee fondate sull’odio razziale ed etnico, apologia del fascismo, deturpamento di cose altrui, procurato allarme, minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti e azioni contro la Comunità ebraica di Roma e il suo presidente Riccardo Pacifici, il sindaco Gianni Alemanno, gli onorevoli Riccardo Schifani e Gianfranco Fini e alcuni cittadini romeni, gli avvocati difensori hanno chiesto la piena assoluzione per i quattro imputati. Secondo Paolo Colosimo, difensore di Bocacci, non ci sarebbero prove dell’esistenza di un gruppo noto come Militia né che il suo assistito, per il quale nel corso dell’ultima udienza del processo il pubblico ministero Luca Tescaroli aveva chiesto due anni di reclusione, sia stato il promotore delle iniziative contestate né che vi abbia partecipato (Tempo Roma).
Sulle pagine romane del Corriere è introdotta la grande giornata di studio in onore del Giusto tra le Nazioni Raoul Wallenberg, ambasciatore di Svezia nella Budapest nazifascista il cui intervento fu decisivo per il salvataggio di migliaia di ebrei ungheresi dalle grinfie dei persecutori. I lavori si sono aperti questa mattina all’Auditorium dell’Ara Pacis con un incontro riservato agli studenti delle scuole capitoline e procederanno fino all’ora di cena con proiezioni di film, mostre e dibattiti. La giornata odierna apre una serie di importanti iniziative riservate alle nuove generazioni e non solo che avranno luogo in tutto il mese di ottobre a Roma ma anche in altre città.
Sdegno e stupore infine nell’opinione pubblica israeliane per alcune scritte pesantemente anticristiane apparse sui muri di un convento francescano a Gerusalemme (tra gli altri ne riferisce Avvenire). “Questi atti – ha affermato il presidente della Repubblica Shimon Peres – sono incompatibili con lo spirito dell’ebraismo e nocivi per Israele. Abbiamo l’obbligo di rispettare quanto è santo per altri popoli o altre religioni”.