Qui Milano – Sport, una speranza per tutti
Sono passate poche settimane da quando le Paralimpiadi di Londra hanno stupito il mondo per il coraggio, la passione e le straordinarie imprese degli atleti diversamente abili scesi in pista. Sport come medicina, ma anche come strumento di riscatto e speranza per una vita piena oltre la disabilità, secondo gli insegnamenti dal medico ebreo Ludvig Guttmann, primo ideatore dei giochi paralimpici: con questa filosofia la sezione milanese dell’Associazione medica ebraica ha organizzato per stasera il convegno Sport per tutti, per una migliore qualità della vita, con il patrocinio del Comune e la partecipazione della Comunità ebraica, del Maccabi, del gruppo Teva e della Fondazione Monte Sinai.
“La primavera scorsa siamo stati contattati da un atleta italiano non vedente, Alberto Ceriani, che desiderava prendere parte alle gare paralimpiche di Triathlon che si sarebbero svolte a Eilat nelle settimane successive – racconta il fisiatra Luciano Bassani, presidente dell’Ame Milano – Abbiamo pensato di approfondire la tematica creando un evento che coniugasse vari aspetti del lavoro dell’Ame: il servizio al territorio, la solidarietà, la divulgazione delle avanguardie in campo medico che vengono raggiunte in Israele”.
In questa prospettiva, la serata sarà l’occasione per raccontare il progetto Re-walk, l’ultimo ritrovato della scienza medica per riportare a camminare chi ha perso l’uso delle gambe, che verrà presentato da Franco Molteni, primario del Centro di Riabilitazione dell’Ospedale Valduce Villa Beretta e protagonista dell’esperienza della tecnica riabilitativa in Italia. Sono inoltre previsti gli interventi del professor Arsenio Veicsteinas, ordinario di Medicina dello Sport all’Università di Milano, dello stesso dottor Bassani e del cardiologo Maurizio Turiel dell’Istituto Ortopedico Galeazzi.