“I suoi libri, sono stati un ponte con la vita” Foa nella testimonianza di sua figlia Anna
“Mio padre non aveva l’animo del collezionista. Vedeva nel libro uno strumento e faceva molta selezione. Eppure, durante la sua carcerazione, aveva vissuto il libro come un qualcosa da conquistarsi e tenersi stretto, il ponte con la vita”.
Si apre con le parole della figlia Anna, storica e docente universitaria, la giornata di studio organizzata dal dipartimento di Storia, Culture e Religioni dell’Università Sapienza di Roma in ricordo del grande intellettuale ebreo Vittorio Foa, tra i padri nobili della Sinistra e della Repubblica. Occasione del convegno, che ha l’alto patronato del del Capo dello Stato, è la presentazione del fondo bibliotecario Vittorio Foa realizzato con i volumi donati dai suoi familiari al dipartimento. Un’opportunità preziosa per riconoscere, con maggiore intimità, interessi e percorsi di ricerca che hanno ispirato la sua azione e la sua penna (“Gli avevo parlato di un’eventuale donazione al dipartimento. Era d’accordo, voleva che i suoi libri fossero letti dai giovani”, racconta la figlia).
Il nucleo più compatto è costituito dai testi di storia inglese del primo Novecento che parlano di storia del lavoro, del movimento operaio e delle Unions e che hanno fatto da sfondo al libro, il più amato dei suoi libri, La Gerusalemme rimandata. Domande di oggi agli inglesi del Primo Novecento. Significativa ancora la bibliografia in merito alle vicende sindacali (italiane e non solo), i testi sul Risorgimento e più in generale le opere in cui si toccano i temi del nazionalismo e dell’idea di nazione. Pochi invece i cedimenti alle mode culturali del momento. “Se ne disfaceva”, ricorda la professoressa Foa.
Numerosi gli interventi che hanno caratterizzato la prima sessione mattutina presieduta da Raffaele Romanelli. Da Tullia Carettoni a Carlo Ginzburg, da Andrea Graziosi a Francesco Gui: ad essere toccati sono stati alcuni tra i passaggi autobiografici più significativi, il dialogo con altri grandi protagonisti della vita culturale e istituzionale di quegli anni, il rapporto con gli altalenanti momenti politici del Novecento italiano.
I lavori riprenderanno nel primo pomeriggio con gli interventi di Pietro Marcenaro, Fiorella Farinelli e Federica Montevecchi. Presidente di sessione Renata Ago.
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