Voci a confronto
Nella rassegna odierna il tema dominante è il dibattito di ieri fra Obama e Romney, ultimo scontro televisivo prima delle prossime elezioni americane. A due settimane di distanza dal voto il dibattito si sta facendo sempre più serrato al ridursi della distanza fra Romney e Obama. Su Europa Alberto Mucci scrive come Obama si stia giocando tutto sulla politica estera e Gianpaolo Pioli su Il Giorno – Nazione – Carlino fa notare come dopo il dibattito di ieri a Boca Raton Romney paghi la minore esperienza sui sei temi centrali all’argomento: Iran, Libia, Afghanistan, terrorismo, Medio Oriente e Cina. Anche il New York Times entra nell’arena con un pezzo che pare un assist a Obama (citato in un articolo di Pio Pompa sul Foglio) proprio sui temi della politica estera americana. Sulla Repubblica Federico Rampini fa una efficace sunto delle posizioni dei due contendenti e riferisce come il risultato del voto fosse dato per scontato da molti governi – Eurozona, Medio Oriente, Cina – e che la risalita di Romney nei sondaggi ha obbligato tutti a prendere in considerazione un altro possibile scenario. La popolarità di Obama è scesa fra i popoli islamici e una buona parte della leadership israeliana si schiera con Romney.
Curiosamente contrastanti la reazione in Israele alla Guerra dei sessi, titolo su Italia Oggi che racconta la battaglia del movimento Donne del Muro e l’apertura alle tematiche di genere di una parte dell’Islam che è in grado di andare oltre le esecuzioni e i linciaggi, come riporta Igiaba Scego su Pubblico.
Diversi spunti interessanti anche dal mondo accademico: si va dal libro di Robert Gordon Holocaust in Italian Culture presentato da Guido Vitiello sul Foglio – con un pressante invito ad una rapida traduzione – all’appello di un gruppo di intellettuali francesi che invocano un intervento per sostenere i ribelli in Siria tradotto sul Corriere della Sera alla presenza di una ventina di intellettuali a Gaza, in un’iniziativa pro-Hamas di docenti occidentali, riportata anch’essa sul Foglio.