…elezioni
Tra meno di una settimana si svolgeranno le tanto attese elezioni statunitensi, che, ancora una volta si annunciano apertissime. Forse non è più il tempo in cui si richiedeva, provocatoriamente, che il Presidente degli Stati Uniti fosse eletto dal mondo intero, in quanto, nei fatti, decisore di ultima istanza su scala globale, ma la posta in gioco resta alta ed avrà senz’altro grandi ripercussioni sui prossimi anni, visto che si stabilirà la direzione che l’Occidente assumerà nei confronti del mondo. C’è chi invoca la necessità di porsi in una posizione conflittuale, con Russia, Cina e mondo arabo, chi propone strategie per costringere ad un dialogo. Sanzioni all’Iran e guerra di svalutazione con la Cina insegnano. Grazie anche all’informazione di “Pagine ebraiche” sappiamo da che parte sono orientati gli americani, non mi pare, però, che per l’ebraismo europeo la tendenza sia la stessa.
Davide Assael, ricercatore