Le cose che non ti aspetti

“A volte quello che ci aspettiamo impallidisce al confronto con quello che non ci aspettiamo. Quello che ci aspettiamo è solo l’inizio. Quello che non ci aspettiamo invece è quello che cambia la nostra vita”. Così recita Meredith Grey in uno dei miei (ebbene si lo ammetto) telefilm preferiti. Ed è questo che per me è stato e continua ad essere oggi l’UGN: un’inattesa sorpresa, una di quelle che se non ti cambiano la vita, di certo cambiano un pò te. Due anni fa non avevo idea di cosa fosse l’Ufficio Giovani Nazionale, non sapevo che questo lavoro mi avrebbe fatto sentire parte di una famiglia che si rinnova e migliora ogni anno, non immaginavo l’importanza della “missione” che noi madrichim svolgiamo con bambini e ragazzi delle piccole e piccolissime comunità.

Con i progetti Caghim e Netivot, rispettivamente per bambini e adolsecenti, noi madrichim andiamo nelle comunità a fare attività di educazione ebraica non formale. Sentiamo un grande responsabilità perchè in comunità dove non c’è una scuola ebraica e raramente esiste un Talmud Torà ci rendiamo conto che noi madrichim dell’UGN siamo una delle poche finestre sull’ebraismo. Oltre alle attività domenicali proviamo ad organizzare eventi nazionali e regionali per aiutare questi ragazzi a conoscere nuovi amici di comunità vicine in una cornice tanto ebraica quanto coinvolgente come lo Shabat.

Oggi sono appena tornata dal primo seminario di formazione del nuovo anno, gentilmente ospitato dalla comunità ebraica di Trieste, nella colonia di Opicina. Ariel Camerini, l’assessore ai giovani triestino e Michele Agostini che si occupa della colonia ci hanno dimostrato grande affetto e disponibilità. Ancora una volta sono rientrata a casa distrutta eppure soddisfatta, stupita di quanto, pur dopo tanti anni di hadrachà (educazione non formale), ci sia sempre qualcosa in più da imparare, arricchita di nuovi contenuti, idee, energie ricavate da un team che mette il cuore in ogni cosa che fa, e una coordinatrice, Genny di Consiglio, che sa sempre come meglio capitalizzare le capacità dei membri del suo staff, e come Mourinho ai tempi della tripletta dell’Inter qualche anno fa, non sbaglia un colpo. Straordinario anche il contributo di un formatore d’eccellenza, Dan Wiensfield che ha messo la sua grande esperienza di formatore di manager d’azienda a disposizione dell’UGN. Anche questa volta Dan non ci ha deluso, con le sue attività, giochi e indovinelli dietro i quali si nascondevano grandi insegnamenti, ha saputo tener accesi i nostri neuroni e viva la nostra attenzione, anche quando la stanchezza stava per prendere il sopravvento.

Dopo questo duro allenamento la squadra, ormai un mix perfetto di vecchi e nuovi educatori, è pronta a cominciare. Se da un lato ci apprestiamo a prendere pullman, treni e aerei per recuperare nelle piccole comunità il nostro ruolo di “ambasciatori” come ci ha definiti Alan Naccache, coordinatore del Dec, dall’altro nuove idee sono alla linea di avvio pronte a partire. Tra gli altri il progetto Dor, in collaborazione con l’UGEI, ha lo scopo di far conoscere ai ragazzi tra i 17-18 anni, che hanno appena lasciato o stanno per lasciare i movimenti giovanili, le due organizzazioni alle quali potranno dare il loro contributo con il raggiungimento della maggiore età.

Noi siamo pronti, e voi?!

Sara Astrologo