Qui Vercelli – Una giornata per ritrovarsi
Una giornata speciale per la Comunità ebraica di Vercelli.
Approfittando della festività nazionale, diverse decine di persone provenienti da Milano e Torino, si sono unite ai vercellesi per esplorare la città e la sua tradizione ebraica, oltre per un pomeriggio di studi. A guidarli alla scoperta dell’antico ghetto e dell’imponente sinagoga risalente al 1878 è stata il presidente della Comunità Rossella Bottini Treves, mentre ad animare gli studi hanno pensato il direttore del Dipartimento educazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane rav Roberto Della Rocca e il rabbino Alberto Somekh.
“La giornata è iniziata verso mezzogiorno: la gente proveniente da Milano accompagnata da rav Della Rocca ha visitato Vercelli ed è rimasta molto colpita dalle sue bellezze – racconta Bottini Treves – Dopo pranzo ci siamo ritrovati tutti in Tempio. È stata una grande opportunità per pregare e trascorrere del tempo insieme al di fuori delle feste solenni o delle cerimonie ufficiali in cui la sinagoga viene anche aperta al pubblico: un momento speciale, come non ci accadeva da anni”.
A partecipare alla giornata sono stati anche i nipoti del rav Gustavo Calò, l’ultimo rabbino capo di Vercelli. Per l’occasione il rav Somekh ha intonato un Kaddish per la moglie del rabbino secondo il particolare rito vercellese. Il resto del pomeriggio è stato dedicato allo studio nella sala dell’ex collegio Foa (nell’immagine): : rav Della Rocca ha tenuto una lezione dal titolo “Non c’è Torah senza etica”, mentre rav Somekh si è intrattenuto sul tema del voto alle donne nella legge ebraica, tracciando un paragone tra la tradizione ashkenazita e quella sefardita.
Dopo un rinfresco è arrivato il momento dei congedi: solo un arrivederci ha tenuto a sottolineare il presidente. L’appuntamento a Vercelli è infatti per uno shabbaton del Dec la prossima primavera.
“È stata una giornata intima e piacevole, penso siano rimasti tutti molto contenti” conclude il presidente.