I grandi del fumetto con Pagine Ebraiche
I grandi del fumetto italiano protagonisti d’eccezione alla presentazione di Comics & Jews, terzo dossier di Pagine Ebraiche dedicato al rapporto tra cultura ebraica e mondo del graphic novel. Nella splendida cornice del Lucca Comics & Games, tra le più importanti rassegne sul fumetto a livello internazionale, il grande illustratore italiano Vittorio Giardino, i fumettisti Luca Enoch, autore di La banda Stern in uscita in questo giorni, e Walter Chendi, che due anni fa conquistò il pubblico di Lucca con La porta di Sion, l’autrice e illustratrice Cinzia Leone, Giorgio Albertini, disegnatore ed esperto di illustrazione storica, si sono confrontati sul tema del rapporto tra storia e fumetto. Presente in sala anche David B., autore de Il Mio Miglior Nemico (Rizzoli Lizard).
A introdurre il dibattito il direttore dei dipartimenti informazione e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale, coadiuvato da Ada Treves, coordinatrice di Comics & Jews.
Può il fumetto raccontare la grande Storia? Ancora di più, può il fumetto raccontare la storia di personaggi realmente esistiti, senza incorrere nel rischio di divulgare inesattezze e interpretazioni che, non provenendo da storici di professione, possono creare storture? Queste le domande al centro del confronto, che ha preso spunto in particolare dall’opera di Enoch dedicata alle controverse vicende del gruppo che scelse di combattere l’occupazione britannica del futuro Stato d’Israele con ogni possibile mezzo. Ricordando sempre che quando si tratta di approfondire episodi di storia ebraica novecentesca se è vero che gli spunti non mancano, l’autore dovrà tuttavia prestare ancora più attenzione per evitare di cadere in stereotipi e banalizzazione, hanno concordato i relatori. Perché, come ha ricordato Vittorio Giardino, “il compito del fumetto non è quello di avvalorare cliché e consolare il lettore, bensì quello di instillare dubbi”.