Promuovere il patrimonio culturale

La mappatura, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ebraico europeo. Una sfida rilanciata a Firenze in occasione dei lavori di Florens, settimana internazionale dedicata alla cultura e all’ambiente che a queste tematiche ha riservato un incontro svoltosi ieri pomeriggio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
Organizzato su impulso dell’Opera del Tempio Ebraico, l’appuntamento ha avuto come riferimento lo scenario apertosi in seguito alle devastazioni portate nelle strutture di via Farini dalla grande alluvione che colse Firenze il 4 novembre di 46 anni fa e dal processo di recupero dei beni danneggiati che seguì a quelle ore drammatiche.
“Fu quello – ha ricordato l’architetto Renzo Funaro, presidente dell’Opera del Tempio – uno dei momenti più significativi di un processo di recupero dei beni ebraici fiorentini che nel corso degli anni ha registrato la proficua interazione di realtà differenti e il raggiungimento di traguardi a beneficio di tutti e non solo degli ebrei”. Il completamento dei lavori di restauro della sinagoga, la sua recente illuminazione notturna, le operazioni ancora nel vivo al cimitero monumentale di viale Ariosto. Tanti tasselli di un laboratorio di progettualità che è indirizzato al corretto utilizzo di questi beni, ha spiegato Funaro, “all’interno di un più ampio progetto basato sull’economia della cultura”.
Ad illustrare le specificità del patrimonio ebraico, l’importanza di un suo racconto efficace e i vantaggi di una promozione su scala europea, tra gli altri, l’esperto di web marketing Giuseppe Burschtein, la giornalista e scrittrice Ruth Ellen Gruber, la direttrice del Museo ebraico di Firenze Dora Liscia Bemporad e l’ex consigliere UCEI Annie Sacerdoti. Moderatore Wlodek Goldkorn, responsabile delle pagine culturali dell’Espresso, mentre ha portato i saluti della Comunità ebraica fiorentina il vicepresidente Daniela Misul (presente in sala anche il rabbino capo Joseph Levy).
Numerose le esperienze citate dai relatori: dagli incontri a porte aperte che caratterizzano ogni prima domenica di settembre la Giornata Europea della Cultura Ebraica al progetto di networking Judaica Europeanna, dall’impegno della Fondazione Beni Culturali Ebraici al ruolo svolto dal portale Jewish Heritage Europe.

a.s. twitter @asmulevichmoked