Jewish Council – Kantor resta al timone Nel nuovo Consiglio anche Claudia De Benedetti
Conferma al vertice dell’European Council of Jewish Communities per Moshe Kantor. L’uomo d’affari e filantropo russo, presentatosi all’Assemblea Generale di Bruxelles con lo slogan ‘A strong autonomous European Jewish Congress’, ha prevalso sullo sfidante, il medico francese Richard Prasquier, con il 73 per cento dei voti dei delegati. Tra i punti programmatici del suo mandato la lotta all’antisemitismo a fianco di Israele, la sicurezza delle Comunità ebraiche, la difesa dei diritti religiosi e della Memoria, lo sviluppo di programmi culturali, divulgazione e di assistenza, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle insidie del nucleare iraniano. La linea guida, afferma, è quella di “continuare a lavorare con profitto insieme alle istituzioni e ai governi in un’Europa unita in cui la voce degli ebrei è sempre più ascoltata”.
Nel nuovo Consiglio a 15 anche Claudia De Benedetti, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Un conseguimento prestigioso per l’ebraismo italiano, rappresentato a Bruxelles dal presidente UCEI Renzo Gattegna e dal vicepresidente Roberto Jarach, e con la partecipazione tra gli altri all’assemblea del tesoriere del World Jewish Congress Cobi Benatoff. Parallelamente all’impegno dei delegati, tra le varie iniziative, uno strategic forum riservato a giovani da tutta Europa con la presenza, per l’Italia, di Alan Naccache.
“Sono molto orgogliosa di questo risultato che arriva dopo due giorni di lavoro caratterizzati da grande impegno e produttività. In un contesto sempre più allargato e realmente rappresentativo di tutte le realtà d’Europa, il mio ruolo – afferma De Benedetti – sarà quello di agire da vaso comunicante tra Unione delle Comunità e Congresso permettendo che esista un dialogo costante e rispettoso delle autonomie. La sfida è quella di proseguire sulla scia del lavoro svolto in questi ultimi anni che hanno portato l’Italia ebraica, pur piccola numericamente, a godere di grande stima e prestigio in virtù di vari elementi che ci vengono riconosciuti: l’autorevolezza del nostro rabbinato, le specifiche competenze sul patrimonio storico e culturale, l’esperienza unica in Europa della raccolta dell’Otto per Mille”.
a.s – twitter @asmulevichmoked