Qui Roma – La complessità della Memoria
Farsi carico della diversità di approcci che negli ultimi 60 anni hanno caratterizzato il dibattito e la memoria della Shoah cogliendo la complessità del fenomeno e prefiggendosi di reperire criteri metodologici adeguati per la sua trasmissione. Questa la sfida del ciclo di conferenze ‘La Shoah tra memoria e storia’ realizzato dal Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici della Pontificia Università Gregoriana in collaborazione con la direzione del Master Internazionale di II livello in Didattica della Shoah dell’Università Roma Tre e con l’Ufficio per la Pastorale scolastica del Vicariato di Roma. Primo appuntamento ieri pomeriggio nell’Aula Magna della sede di Piazza della Pillotta per l’incontro La tragedia della Shoah: una sfida per la Memoria con ospiti lo psicologo David Meghnagi e lo scrittore e saggista Frediano Sessi. La conferenza, svoltasi alla presenza di numerosi docenti e studenti universitari, è stata l’occasione per tracciare un primo profilo delle varie tematiche che verranno sollevate nei prossimi mesi. “Si può arrivare alla complessità di Auschwitz anche da dettagli apparentemente molto piccoli”, ha affermato Sessi nel corso della sua lezione, intitolata Auschwitz oggi e suddivisa in vari filoni: Auschwitz vista quindi attraverso il suo museo, la sua storia, le sue memorie e i suoi monumenti, ma anche nella sua dimensione archeologica e nel suo racconto – dal cinema alla letteratura per arrivare fino ai viaggi della Memoria. E poi, ancora, l’obiettivo puntato su Auschwitz “vista fuori da Auschwitz”. Di notevole interesse anche le parole del professor Meghnagi, direttore del Master sulla Shoah di Roma Tre, che ha evidenziato i vari approcci storiografici sul tema dello sterminio succedutisi dal primo dopoguerra fino ai giorni nostri. Un processo, segnato da grande dinamicità e ancora estremamente fluido, che ha portato a una dilatazione e centralità temporale sempre più significativa della Shoah nelle vicende del Novecento europeo. Distribuiti fino a metà maggio, gli incontri proseguiranno il 21 novembre con la lezione di Alberto Cavaglion e Piero Boitani su “La Shoah nella Letteratura”. In agenda, tra gli altri, anche un intervento di Claudia Hassan su “La Shoah nel cinema” (5 dicembre), di rav Benedetto Carucci Viterbi e rav Roberto Della Rocca su Il pensiero ebraico di fronte alla Shoah” (16 gennaio) e della professoressa Irene Kajon su “La Shoah nella filosofia” (10 aprile).