…differenze

Pochi giorni fa abbiamo potuto leggere una recensione all’ultimo libro del professore di Talmud dell’università di Berkeley Daniel Boyarin, nella quale veniva definito “uno dei due o tre massimi luminari rabbinici al mondo”. Leggendola mi è tornato in mente un incontro svoltosi con Boyarin pochi anni fa al centro Bibliografico di Roma. Al termine di una assai dotta lezione su Paolo di Tarso, un’ingenua spettatrice gli aveva chiesto: “Ma tutto ciò come può aiutarci a vivere meglio, a essere migliori?”. Invece che con una sprezzante alzata di spalle, Boyarin, talmudista e gay militante, le aveva risposto con grande serietà: “Non sottolineare le differenze. Non usare il ‘noi’ in contrapposizione al ‘loro’”. Questo (apparentemente) semplice accorgimento, un accorgimento anche linguistico, potrebbe in effetti aiutarci a essere migliori. A essere meno “etnici”, meno “locali”, e semplicemente più “umani”.
Laura Quercioli Mincer, slavista