Dopo il silenzio i media guardano a Gaza Fermo impegno di Israele per sicurezza e pace

La grave tensione che sta caratterizzando in queste ore la realtà del Medio Oriente è costantemente seguita dalle istituzioni ebraiche italiane e dagli operatori dell’informazione. La redazione del Portale dell’ebraismo italiano, in questi giorni riunita a Milano, ha analizzato brevemente la situazione anche in occasione dell’incontro con il presidente della Comunità ebraica milanese Walker Meghnagi avvenuto questa mattina, poco dopo la diffusione della notizia del criminale attacco missilistico che ha portato alla morte di tre civili israeliani.
Allarme e sconcerto per l’escalation di attacchi e di violenze provenienti dalla striscia di Gaza che sta colpendo Israele sono sentimenti diffusi che sono però vissuti con la consapevolezza di quanto sia importante, di fronte alla minaccia del terrorismo e dell’odio islamico, innalzare la vigilanza e continuare con fermezza e senza cedere all’emotività la propria normale vita lavorativa. Nella riunione mattutina i giornalisti hanno ribadito che la redazione deve continuare così a impegnarsi per garantire regolarità e l’equilibrio alle proprie pubblicazioni senza cedere alle minacce e alla paura di chi vorrebbe ridurre la realtà di Israele a un perenne conflitto e a una perenne minaccia per la stabilità internazionale. Israele è non solo l’unica democrazia della regione, ma anche il modello minacciato di una società che pratica in concreto la pace, lo sviluppo e la cultura a beneficio di tutti i popoli della regione e gli attacchi contro la popolazione che provengono dalle organizzazioni oltranziste islamiche non devono condizionare l’agenda di lavoro e una visione ferma e costruttiva della situazione.
Negli scorsi giorni le centinaia di razzi che hanno colpito lo Stato ebraico, provocando danni alle cose e alcuni feriti erano stati largamente taciuti dai principali mezzi di informazione italiani. Con la risposta israeliana per via aerea e l’eliminazione del leader di Hamas e carceriere di Gilad Shalit Ahmed al-Jabari, l’interesse dei giornali sembra essersi ora risvegliato…


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