Informazione e propaganda
I corpi straziati dei bambini sono un’immagine raccapriciante. Immagini di guerra. E in guerra si soffre e si muore. Il problema è che molte TV, molti giornali, si soffermano a descrivere solo le sofferenze di una parte, solo i morti di una parte. Perché? Perchè la guerra si fa anche con la propaganda. Sono anni che in M.O. la propaganda ha la meglio sulla verità. Il falso, ormai accertato in sede giudiziaria in Francia (essendo stata una TV francese a diffondere il video), sul al Doura; il falso massacro (in base agli stessi dati dell’ONU e di Human Rights Watch) di Jenin; le menzogne diffuse (per paura o per sostegno alla causa palestinese) ai tempi del cosiddetto assedio della Basilica della Natività; il morto, che prima del funerale, cade dalla barella e… si rialza. In particolare l’ostentazione dei cadaveri, frequente tra i Palestinesi e in contrasto, invece, con la discrezione della morte da parte israeliana, sono esempi di come operi la propaganda. Si mostrano solo le vittime di una parte facendo credere che siano le uniche vittime. Si citano i numeri delle vittime, facendo risaltare la sproporzione, senza approfondire il perchè di quella sproporzione dovuta al fatto che, mentre in Israele le abitazioni hanno rifugi e camere rinforzate ed opera un sistema strutturato di difesa antimissile, a Gaza non c’è niente di tutto questo. Mille bombardamenti, 60-70 morti, in parte militanti di Hamas, in parte civili. Sono numeri di un massacro deliberato? Un esercito massacratore, con mille bombardamenti farebbe decine di migliaia di morti. Queste considerazioni non vengono fatte da certi giornalisti faziosi che, purtroppo, lavorano anche in RAI. Anni fa, in un periodo di relativa tranquillità e assenza di scontri, un’orda di Palestinesi linciò due riservisti israeliani che avevano sbagliato strada e si erano ritrovati a Ramallah. Il linciaggio fu ripreso da un troupe del TG5 e fece il giro del mondo, suscitando sgomento. Il giorno dopo, l’allora responsabile della RAI per il M.O. scrisse una lettera “di scuse” all’ANP per il fatto che quelle immagini fossero state diffuse, giustificandosi col fatto che la troupe televisiva italiana non fosse della RAI. Quante immagini non ci vengono mostrate da certi corrispondenti e inviati? Questa è la domanda che faccio a chi, giustamente impressionato dalle vittime palestinesi, accusa Israele. Quanto peso ha avuto negli anni questa informazione drogata nella formazione dei giudizi sul M.O. Qualcuno ha visto le immagini dei corpi dei civili israeliani uccisi da un Grad caduto sul loro appartamento? No. Qualcuno ha sentito le voci di civili israeliani costretti quotidianamente, più volte al giorno, da anni a correre nei rifugi? No. Perchè? Nel conflitto israelo-palestinese, dove i torti e le ragioni delle due parti si somigliano e si confondono, le sofferenze ed il dolore sono comuni, anche se è chiaro che la popolazione della parte “militarmente” più debole patisca di più. Ma chi è il vero colpevole di ciò? Hamas, come il fascismo, fa proclami e usa la violenza e la propaganda, e come il fascismo fa patire al suo popolo, a causa degli attacchi provocatori ad Israele, un prezzo altissimo per poi avvalersene a fini propagandistici. Riflettete un pò di più, sforzatevi di andare al fondo delle cose voi che giudicate manicheisticamente e frettolosamente distribuite torti e ragioni.
Daniele Coppin