Tea for Two – Ebraismo for dummies
Assodata la mia ammirazione per Geppi Cucciari e il suo modo spassoso e delizioso di fare tv, oltre al suo look in continua evoluzione, negli ultimi giorni sono diventata una patita del suo G-day su la7. Giorni che ho passato tra crisi isteriche, servizi improbabili di studio aperto e film della Pixar. In una delle puntate l’ospite era Matteo Bordone, giornalista radiofonico e blogger. In preda a una curiositas tutta ellenistica, sono andata a spulciare nel suo blog Freddy Nietzsche e mi sono imbattuta in una rubrica straordinaria. Le scoperte fatte per caso sono quelle migliori, la serendipità è proprio questo (Serendipity è invece un film da vedere sotto le feste con il buon vecchio John Cusack). Bordone ha intitolato una rubrica ‘Ebrei for dummies’, come quelle guide di tuttologia per negati dalla copertina gialla. Un suo amico, dallo pseudonimo yiddish style Yankele, dal 2006 si offre come oracolo al quale porre domande, dubbi esistenziali, provocazioni che hanno come tema l’ebraismo. Il valoroso Yankele non si fa intimorire e risponde in maniera misurata e ironica, poco accademica e frizzante. Un mix vincente che ha risvegliato molti curiosoni e ha aperto una via del dialogo poco impegnativo e informale. Sorriderete leggendo quesiti strampalati, vi acciglierete di fronte alle solite faziose frasi dei fifoni delle diversità e sosterrete Yankele, che da un misterioso shtetl italiano si mette in gioco e dissolve un poco la nebulosità dell’ebraismo per dummies.
Rachel Silvera, studentessa – twitter@RachelSilvera2