La nostra bussola si chiama Herzl

Da Basilea partì l’idea sionista di Teodoro Herzl.Il suo fantasma si è materializzato durante i lavori del Congresso Europeo Maccabi in corso di svolgimento nella città svizzera per celebrare la nascita, 65 anni fa, del movimento.
Un attore israeliano con le sembianze del teorico del sionismo rispondeva alle domande dei delegati. Accolto con sarcasmo, pian piano il livello di attenzione si è alzato. Un successo.
A domande di argomenti attuali quali lo Stato di Israele, la Shoah, i missili da Gaza o la Diaspora oppure ancora l’antisemitismo a Budapest, il nostro buon Teodoro rispondeva con citazioni dei suoi interventi o di suoi scritti, datati oltre un secolo fa.
Herzl e il sionismo sono sempre più la bussola del popolo ebraico. Ci indicano che c’è un solo modo per sconfiggere chi ci vuole distruggere: restare uniti come una sola grande famiglia.

Vittorio Pavoncello, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane