…Poklosie

Nei cinema polacchi da pochi giorni è in programmazione un film sul pogrom di Jedwabne, Poklosie (Dopo il raccolto) di Wladyslaw Pasikowski. L’orgia di polemiche sollevata dalla pellicola supera di molto, va detto, la soglia del ridicolo. Che farci, a nessun popolo piace veder svelate le proprie bassezze. D’altro canto, il successo di Poklosie sembra enorme. E io non ricordo di aver visto nella lista dei campioni d’incasso film sulle atrocità italiane in Etiopia, in Grecia, in Iugoslavia. E dalla colpa nessuno sembra essere esente. “Persino noi olandesi – mi diceva un’amica – che ci siamo sempre ritenuti i migliori, ora andiamo scoprendo i nostri peccati. Mio padre aveva 15 anni nel ‘40, quando i nazisti invasero il nostro paese e introdussero le leggi razziste. Il suo professore di letteratura olandese al Liceo venne un giorno in classe e disse: Ragazzi, io e altri professori ce ne dobbiamo andare. Addio. Raccolse le sue cose in silenzio e nessuno degli studenti disse neanche una parola. E’ questa la colpa di mio padre, e non riesce a farsene una ragione”.

Laura Quercioli Mincer, slavista