Voci a confronto

La stragrande maggioranza della rassegna odierna è dedicata al riconoscimento da parte dell’Onu dello Stato di Palestina, con notevole varietà di posizioni. Si va da Il Fatto Quotidiano che con Palombi e Zunini titola “La Palestina all’Onu. E l’Italia fa arrabbiare Israele” all’Unità che racconta come la posizione italiana sia passata dall’astensione a un sì sofferto. Francesco Battistini, sul Corriere della Sera, raccoglie alcune reazioni e posizioni israeliane. Sul Sole24 ore Ugo Tramballi sottolinea invece come la differenza fra la essere una “entità osservatrice” e uno “Stato osservatore” sia molto piccola ma indubbiamente rappresenta un passo verso la piena indipendenza. Prevalentemente negative le reazioni raccolte: l’ambasciatore d’Israele a Roma Naor Gilon, intervistato dalla Nazione, sostiene che questa scelta aumenterà le tensioni e rischia di creare le premesse per nuove violenze. Con Francesca Paci de La Stampa ammette: “Ho avuto giorni migliori”. Non usa mezze parole Fiamma Nirenstein su Il Giornale, quando scrive di un atto di “prepotenza politica” e di “scelta istituzionalmente sconvolgente”, mentre sulla stessa testata Vittorio Dan Segre analizza la situazione nel suo complesso, in maniera più pacata. Guido Westerwelle, ministro degli esteri tedesco, firma su La Repubblica un articolo in cui racconta come il suo paese sia arrivato ad astenersi pur nella convinzione che “costituire uno Stato palestinese sia la scelta giusta”. Sette del Corriere della Sera presenta l’analisi di Aldo Grasso della strategia di comunicazione di Hamas, che chiama Pallywood, dall’unione di Palestina e Hollywood. Sempre sul fronte comunicazione è preoccupante l’oscuramento di internet e di buona parte delle reti telefoniche in Siria: un fatto senza precedenti.
Lunedì a Roma nascerà il ponte Settimia Spizzichino, i dettagli sull’edizione romana di Repubblica