Italia e Israele – Un laboratorio per la cultura

L’obiettivo è quello di sviluppare uno strumento flessibile in grado di convogliare l’impegno di settore pubblico e privato, sviluppare nuove e più forti sinergie, valorizzare le eccellenze culturali. Nata in autunno e annunciata dal presidente del Consiglio a Gerusalemme in occasione dell’ultimo vertice intergovernativo tra i due paesi, la Fondazione Italia-Israele per la Cultura e le Arti è stata presentata questa mattina nella Sala Conferenze Internazionali del Ministero degli Affari Esteri.
“Si tratta di un’iniziativa espressione di un legame profondo e indissolubile. L’agenda di eventi che stiamo allestendo – ha affermato il ministro Giulio Terzi di Sant’Agata – nasce dal presupposto che la cultura sia il miglior strumento di incontro e dialogo tra i popoli. Dal progetto di portare alcuni grandi nomi dell’arte figurativa a Gerusalemme – Tintoretto, Tiziano e Botticelli – alla mostra in calendario a Roma a gennaio con la partecipazione di un gruppo di artisti contemporanei israeliani per arrivare alla realizzazione di eventi dedicati all’Aliyah Bet. Nuovi stimoli per rinsaldare un’amicizia che si regge su solidissime fondamenta che non subiranno mai oscillazioni perché poggiano su valori condivisi”. Al suo fianco l’ambasciatore d’Israele a Roma Naor Gilon, che ha illustrato i vantaggi di presentarsi al mondo sotto un’autorevole bandiera comune in grado di incentivare e rafforzare iniziative di grande impatto. Estremamente significativo, ha sottolineato, il fatto che il varo avvenga in un periodo in cui ebrei e cristiani celebrano entrambi una festività che ha nella luce il suo elemento caratterizzante. “L’auspicio – ha concluso – è che anche la Fondazione possa portare un po’ di luce”. A soffermarsi sui punti cardine di questa sfida anche il presidente della Fondazione, il noto giurista e dirigente d’azienda Piergaetano Marchetti. “Vogliamo essere una struttura snella che opera in modo rapido e libero. Lavoreremo – ha spiegato – per realizzare progetti di qualità ponendoci come un punto di riferimento e allo stesso tempo agendo in sinergia con le altre realtà già attive nel settore”. Chiamati ad incarichi di alta responsabilità i due vicepresidenti designati, Anita Friedman e Raphael Gantz, e il direttore generale Simonetta Della Seta.
Sono intervenuti nel corso dell’incontro, tra gli altri, anche il direttore generale per la promozione del sistema paese del ministero, l’ambasciatore Maurizio Melani, e il segretario generale della Farnesina Michele Valensise. Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, ha offerto piena disponibilità nello sviluppo di appuntamenti che tocchino da vicino le specificità del più antico nucleo ebraico della Diaspora.

Adam Smulevich – twitter @asmulevichmoked