Voci a confronto
“Per secoli l’Europa è stata il luogo di odio e guerre. Oggi è un’unione di nazioni, popoli, società che vivono insieme cercando di superare odi e ideologie”. Questo il commento alla cerimonia di conferimento del Premio Nobel per la Pace all’Unione europea dello scrittore Elie Wiesel, a sua volta già insignito del prestigioso riconoscimento. In un’intervista con il giornalista di Repubblica Andrea Tarquini, Wiesel lascia intravedere di non essere del tutto convinto della scelta di premiare quella che lui definisce “la Storia” invece che “una grande storia personale” come avviene di solito, ma spiega che è necessario essere capaci di “capire le idee originali”, e invita l’Europa a fare di più “per far crescere i propri valori, non solo sull’economia” e a stare in guardia per non ripetere gli errori del passato. Prende le mosse dal Premio Nobel alla Ue anche una doppia intervista del quotidiano della Conferenza episcopale Avvenire al ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi e al suo collega austriaco Michael Spinderegger. Tema centrale l’importanza di difendere la libertà religiosa nel mondo. L’apertura delle pagine di cultura del Corriere della Sera è dedicata a due saggi su Israele,Gerusalemme dello studioso inglese Simon Sebag Montefiore, in uscita nei prossimi mesi con Longanesi e Gerusalemme. Una storia di Franco Cardini (Il Mulino, 2012). Paolo Mieli spiega come il tema di rifondare uno Stato ebraico nel territorio dell’attuale Israele fosse dibattuto dai leader mondiali ben prima di Herzl. La Nazione di Firenze dedica una pagina speciale all’ebraismo, con un articolo di carattere generale, un approfondimento sulla cucina e una breve intervista a Ugo Caffaz, direttore generale delle politiche formative della Regione Toscana.