Qui Vercelli – Una Hanukkiah di speranza
Anche la Comunità ebraica di Vercelli, con la partecipazione del vice rabbino capo di Torino rav Avraham De Wolff e la sempre affettuosa collaborazione e amicizia della Comunità da lui rappresentata, ha acceso la Hanukkiah orgogliosa di aver avuto minyan con torinesi, vercellesi e biellesi. L’evento, a cui ha partecipato numeroso il pubblico cittadino, ma non solo, è stato accompagnato dai canti di Baruch Lampronti ed Emanuele Sorani.
Tra i nostri sostenitori più vicini e sensibili, la Comunità ha avuto la partecipazione di Don Mario Allolio, portavoce e incaricato per il dialogo interreligioso dell’arcivescovo della città, padre Enrico Masseroni, che, spiritualmente presente alla funzione, lo ha delegato a dichiarare pubblicamente davanti alla sinagoga: “Per la Comunità ebraica della nostra città, oggi riunita in occasione della propria festa di Chanukkà, affinché nelle difficoltà della presente ora, dovute al perpetuarsi di deplorevoli manifestazioni di antisemitismo, possa conservare integra la propria fede nel D-o delle promesse e dell’Alleanza, e senta particolarmente vicina a sé la chiesa cattolica che è in Vercelli”.
Le autorità ecclesiastiche vercellesi hanno volutamente ribadito ed esposto pubblicamente la loro vicinanza dopo la comparsa sia sul muro del cimitero ebraico che in altri luoghi di svastiche e scritte antisemite, proprio nel periodo in cui Israele sta vivendo momenti drammatici. Tutto ciò ci rende consapevoli di quanto sia sempre più necessario e indispensabile far partecipare il pubblico a questo tipo di feste ebraiche e proseguire incessantemente nelle proprie attività culturali. Grazie ancora al supporto delle Comunità ebraiche a noi vicine e in particolare, a quella di Torino e ai suoi giovani collaboratori, al fine di diffondere valori di uguaglianza, di interculturalità e divulgazione di cultura all’interno di una città d’arte, di storia e di tradizione come quella di Vercelli.
Presso l’atrio della sinagoga proseguono intanto le accensioni pubbliche sino al termine della festività.
Rossella Bottini Treves