Domande dirette, risposte concrete su strategie e prospettive dell’ebraismo italiano

Domande dirette, risposte concrete, problemi complessi, prospettive appassionanti, interlocutori reali. Una serata per capire, a contatto con la redazione, le strategie e i valori che i giornalisti delle testate edite dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane sono chiamati a immettere quotidianamente nel proprio lavoro. “Redazione aperta…anche di notte!”, l’iniziativa organizzata al Centro Bibliografico UCEI dalle consigliere della lista Binah, tra le anime del nuovo Consiglio dell’Unione, ha permesso di affrontare numerosi punti cardine delle politiche dell’informazione ebraica in Italia. Un’occasione di incontro, nata sulla scia della vivace dialettica che su questi temi ha preso piede nel mondo dei social newtork, che ha offerto al pubblico un’ampia prospettiva sul lavoro della redazione, riunita a Roma in queste ore per alcune importanti appuntamenti di impegno collettivo tra cui la chiusura e la successiva entrata in rotativa dei tre periodici cartacei Pagine Ebraiche, Italia Ebraica e il giornale per bambini Daf Daf.
Ad illustrare le linee guida del mandato ricevuto dai vertici dell’Unione il giornalista Guido Vitale, coordinatore dei dipartimenti Informazione e Cultura. Sono stati poi i singoli redattori, un gruppo di lavoro giovane e geograficamente fluido – da Torino a Firenze, da Milano a Trieste – a spiegare alcune specificità del lavoro svolto. Cartaceo, web, social network: l’orizzonte di riferimento della redazione, in continua estensione e con stimoli sempre nuovi, è stato toccato da diverse angolature. Sia sul fronte dell’impegno pressante del quotidiano, con la rassegna stampa per i leader ebraici al mattino, con l’allestimento dei notiziari Bokertov e l’Unione informa e con l’arricchimento di contenuti del portale www.moked.it – ad oggi casa comune per oltre 50 siti autonomi (circa 200mila i visitatori unici annui). Sia su quello più dilatato che la assorbe nella realizzazione delle testate a cadenza mensile. Nel corso dell’incontro fari puntati anche sulla costruzione in corso d’opera della community di amici dell’ebraismo italiano, tra gli obiettivi prioritari sul fronte della comunicazione individuati dal presidente Gattegna, presente ieri in sala assieme a vari consiglieri, e sulle sinergie sviluppate, con notevole gratificazione in entrambi i sensi, con alcune tra le maggiori iniziative del panorama culturale italiano. Salone del libro di Torino, Festivaletteratura di Mantova, Bologna Children’s Book Fair, Lucca Comics, Pordenonelegge e molto altro ancora. Eventi in cui il giornale dell’ebraismo italiano è distribuito in migliaia di copie e dove, ha sottolineato Vitale, si raccoglie gran parte di quel mondo che in Italia dona o potenzialmente è in grado di donare il proprio Otto per Mille all’UCEI.
Ne è emerso un dibattito di grande interesse. Al cuore degli interventi la necessità di fare chiarezza sulle linee editoriali e sul fronte delle risorse che sono investite complessivamente sul pacchetto informazione. L’assessore al bilancio UCEI Noemi Di Segni e Vitale, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, hanno illustrato in maniera molto articolata dati di bilancio, dinamiche degli investimenti, costi sostenuti dall’Unione, ma anche dalle Comunità locali, per sviluppare una strategia dell’informazione, offrendo alcuni primi spunti comparativi e chiavi di lettura per orientarsi fra i numeri al di là delle chiacchiere superficiali che talvolta si registrano. “I problemi dell’informazione – ha ribadito Vitale – sono complessi e richiedono a chi voglia comprenderli disponibilità al confronto diretto e volontà di conoscenza. Per questo motivo la redazione lavora e ha sempre lavorato a porte aperte, ricevendo tutti coloro che desiderano realmente conoscere la realtà dei fatti e formarsi in tutta autonomia una propria opinione”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked