Ticketless – Il Golem delle risaie
Le luci si sono appena spente, ma la Hanukkah di Vercelli si vede tutto l’anno. Ogni volta che il treno si ferma alla stazione. Ho scattato la foto qui a fianco due giorni fa, in una gelida mattina, ma la perfetta struttura cilindrica dà il meglio di se stessa la sera, specie quando c’è nebbia e dalla limitrofe risaie un Golem sembra levarsi ad accendere i lumi, servendosi del cilindro maggiore che funge da shammash. Il primo a farmi notare la stranezza fu un anziano Rebbe di Berlino, Kurt Arndt, molti lo ricorderanno. Amava il Talmud quanto la musica classica. Girava sempre con una radiolina attaccata all’orecchio, come i giovani di oggi con le cuffie. Ho imparato molto da lui e mi fa piacere ricordarlo qui. Com’è noto il Golem, sia quello originale sia quello delle risaie, non fa che ripetere la domanda di Giobbe: “Perché prospera l’empio?”. Nei giorni della crisi di Gaza qualcuno ha disegnato sul muro del cimitero di Vercelli una gigantesca svastica; la cosa mi ha molto ferito: in quel cimitero riposano i miei nonni, a Vercelli credo di avere imparato a camminare. In questa settimana di Hanukkah, ritornando la sera in treno, sono stato vittima un’illusione ottica. Mi è sembrato che fra le nebbie invernali, con la sua radiolina attaccata all’orecchio, ad accendere i lumi e a combattere l’empio, dal cielo scendesse Rav Kurt Arndt.
Alberto Cavaglion