Qui Roma – Una ricetta contro la crisi
Il lavoro, i temi della formazione e della crescita, l’importanza di agire con risolutezza sulle leve che muovono il sistema paese. Argomenti di stringente attualità che l’associazione di cultura ebraica Hans Jonas ha voluto toccare con una tavola rotonda svoltasi ieri sera a Roma alla Fondazione Basso. Occasione dell’incontro, moderato dalla giornalista Myrta Merlino, la presentazione dell’ultimo scritto di Saul Meghnagi, Il sapere che serve (ed. Donzelli). “Questa serata nasce ispirandosi ai valori che da sempre animano l’associazione, primo tra tutti quello di essere cerniera tra mondo ebraico e società civile”, ha ricordato in apertura Tobia Zevi, presidente di Hans Jonas. Ne Il sapere che serve Meghnagi passa in rassegna lo stato dell’arte e indica alcune possibili vie d’uscita per uscire dal pantano della crisi. Una riflessione densa, frutto di una lunga esperienza sindacale e ricca di spunti sia teorici che pratici. Al cuore la centralità ineludibile della formazione come motore del progresso economico e sociale. Numerose le sfide da vincere, come ha ricordato tra gli altri Sebastiano Maffettone, preside della facoltà di Scienze Politiche della Luiss. “Questo libro – ha sottolineato – ha il grande merito di trattare con semplicità argomenti difficili e articolati. La formazione è infatti tema di grande complessità. C’è la formazione giuridica, quella economica e ancora il rispetto dei diritti. In questo senso la cultura è da intendersi come cemento di suddette realtà”. Da Guglielmo Epifani, presidente della Fondazione Bruno Trentin ed ex segretario della Cgil, un grido d’allarme: “La condizione sociale è durissima e il 2013 non sarà un anno migliore di quello che l’ha preceduto. A destare particolare preoccupazione è l’estensione temporale della crisi e non soltanto la sua acutezza. L’impegno deve essere di tutti – ha affermato – perché uscirne non sarà facile”.