Voci a confronto

Anche oggi in Italia oggi non sono in edicola i quotidiani, ma i siti web vengono comunque aggiornati. Colpisce come su diverse homepage venga data rilevanza alla notizia che Mark Zuckerberg, dopo aver trascorso la luna di miele in Italia avrebbe deciso di acquistare una casa nell’astigiano. Come racconta il Corriere non si tratta di una cascina qualunque ma del castello di Lavezzole, nell’Astigiano, tra Langhe, Monferrato e Roero che però – così si vocifera – interesserebbe anche a un altro acquirente, un “noto imprenditore e businnesman statunitense”, come riporta la Repubblica.
Vengono poi ancora riprese nelle homepage le notizie rilevanti di questi giorni: il discorso di Natale pronunciato da Benedetto XVI, e l’Egitto che ha votato la nuova Costituzione, dopo una consultazione in cui l’assenteismo ha favorito una svolta islamista. Nel frattempo su La Stampa si registra un’avanzata dei jihadisti nella provincia di Hama, teatro di grandi manifestazioni anti-regime nell’estate 2011, fatto che ovviamente preoccupa Israele, dove tutti gli occhi sono puntati su Damasco. “Se il presidente siriano Bashar al Assad farà ricorso alle armi chimiche segnerà il proprio destino firmando la sua condanna a morte”, ha detto oggi alla radio militare l’ex capo dell’intelligence militare, il generale Amos Yadlin. Il ricorso alle armi chimiche, a suo avviso, rappresenta «una linea rossa» che né la Russia né gli Stati Uniti potrebbero ignorare. Dunque è “molto improbabile” che Assad ricorra a quella carta. Per Israele, secondo Yadlin, il crollo definitivo del regime di Assad sarebbe una buona notizia, perché contribuirebbe a scardinare “l’asse Iran-Siria-Hezbollah”.