Israele – Peres prende posizione
Il presidente israeliano Shimon Peres ha dichiarato agli ambasciatori di Israele nel mondo riuniti alla Presidenza a Gerusalemme che Abu Mazen è l’unico leader arabo che ha sostenuto pubblicamente di volere la pace e di essere contro il terrore. Siamo in piena campagna elettorale e la dichiarazione del presidente ha suscitato un putiferio, poiché i partiti al Governo lo accusano di aver violato la regola che vuole che il presidente rimanga super partes.
A venti giorni dalle elezioni legislative e all’indomani di un sabato durante il quale un gruppo di giovani guidati dal loro rabbino hanno occupato l’insediamento illegale di Maoz Zion, mentre la destra sembrava avere il vento in poppa, Peres ha dunque preso posizione . Egli ha lanciato un appello per giungere subito a un accordo di pace che faccia sorgere lo Stato palestinese accanto a Israele. Ha affermato che “lo Stato bi-nazionale mette in pericolo il sionismo, l’ebraismo e la democrazia”. Secondo Peres bisogna cambiare radicalmente l’attitudine a risolvere i problemi con la forza, e adottare invece un atteggiamento moderato intavolando trattative di pace. Finora solo il partito di Tzipi Livni ha innalzato la bandiera della pace come obiettivo principale e si vedrà se Peres gli abbia dato una spinta in avanti.
Abu Mazen ha risposto che non vuole “immischiarsi nelle questioni interne israeliane, ma è importante che ci sia un partner israeliano che crede nella pace. Noi vogliamo vivere in uno Stato accanto a Israele, che abbiamo già riconosciuto”. Si ricorderà che l’ex ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman ha dovuto dimettersi per un procedimento giudiziario nei suoi confronti. Lieberman si era espresso in modo decisamente contrario ad Abu Mazen e sembrava preferirgli Hamas. Forse è proprio questo che ha convinto Abu Mazen a fare un passo avanti e Peres a tendergli la mano.
La scorsa domenica l’Alta Corte di Giustizia israeliana ha cassato la decisione della Commissione elettorale di non permettere alla deputata araba Zoabi del partito Balad di partecipare alle elezioni come candidata, perché aveva preso parte al viaggio della nave turca Marmara.
Coloro che ritenevano che queste elezioni fossero già decise in anticipo, prevedendo la vittoria della destra, dovranno ripensarci.
Sergio Minerbi, diplomatico