Voci a confronto
Sul Corriere della Sera prosegue il dibattito sulle unioni gay in Francia, che ha visto l’ebraismo d’Oltralpe protagonista dopo un intervento sul tema del rabbino capo Gilles Bernheim. Oggi è il pensatore Bernard-Henry Lévy a fare il punto, esprimendo contrarietà all’idea che la voce dei rappresentanti delle religioni conti più di altre nella riflessione sul tema.
Errore del Giornale, che in un pezzo sul nodo candidature del partito Futuro e Libertà, indica come unico eletto sicuro al Senato il parlamentare Alessandro Ruben definendolo consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, carica che Ruben non ricopre più dal 2010.
Stefano Jesurum sul Corriere della Sera Sette dedica la sua rubrica Ponti e muri al discorso che Shlomo Avineri, direttore generale degli Esteri ai tempi di Yitzhak Rabin, “avrebbe voluto sentir pronunciare all’Onu dal suo premier, Netanyahu” dopo il riconoscimento dell’Autorità palestinese come Stato osservatore, come riportato sul quotidiano israeliano Haaretz.
Sempre sul Corriere, Viviana Mazza racconta il nuovo caso editoriale dello Stato ebraico, il romanzo La collina di Assaf Gavron, che raccontà la realtà degli insediamenti.
Ancora su Israele, ieri l’esplosione di un’auto in centro a Tel Aviv che ha ferito nove persone ha fatto temere un attentato di matriceislamica, ma si è rivelato invece un regolamento di conti nell’ambito della malavita organizzata.
Su Tuttosport la notizia che la Federcalcio ungherese farà ricorso alla decisione della Fifa di giocare a porte chiuse la prossima partita della nazionale in seguito ai cori razzisti dei tifosi magiari nella partita amichevole contro Israele.