Matrimoni
La settimana scorsa ci siamo occupati della polemica su matrimoni e adozioni gay innescata da un articolo di Ernesto Galli Della Loggia. La discussione – in realtà importata dalla Francia dove il clima è assai più acceso – ha avuto uno sviluppo negli ultimi giorni per via della sentenza della corte di Cassazione che ha confermato l’affido di un minore a una madre lesbica. La vicenda è nota: un uomo musulmano ricorre contro l’affidamento del figlio alla ex-moglie che nel frattempo convive con un’altra donna.
La sentenza di terzo grado ha immediatamente causato una serie di reazioni politiche le più accese – chi grida allo scandalo delle adozioni gay e chi esalta l’ormai definitivo sdoganamento delle unioni omosessuali – che come al solito ignorano in buona parte il testo e il senso del provvedimento. I commentatori più avveduti, a partire dai cattolici Cesare Mirabelli e Lucetta Scaraffia, hanno subito evidenziato il dato essenziale: i giudici non si sono espressi sulla teoria, ma sul caso concreto. L’omosessualità intervenuta nel frattempo non costituisce elemento di per sé ostativo all’esercizio della genitorialità. Personalmente ritengo che tutti debbano avere pari diritti e pari dignità, ma nello specifico non è questo il punto.
Questa sentenza afferma un principio elementare ma fondamentale. L’errore più grande che si può fare di fronte a circostanze complesse e diverse le une dalle altre è quello di farsi accecare dalle posizioni ideologiche. Le questioni “eticamente sensibili” sono prima di tutto vicende umane, sentimentali, affettive. Che riguardano ciascuno di noi e ogni famiglia. Una società civile, aperta e progredita non ha bisogno di legiferare su tutto. Su questioni come il fine vita o le famiglie omosessuali può essere più utile il parere del singolo parente, del singolo medico, del singolo psicologo, del singolo malato, del singolo giudice, che non – che so? – la tonitruante dichiarazione del sempre ottimo Maurizio Gasparri.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas twitter @tobiazevi
(15 gennaio 2013)