Qui Ostia – L’arte come antidoto all’oblio
Quattro interpreti di fama, un racconto artistico che si fa sempre più ricco di spunti e suggestioni. Arte in Memoria, mostra di respiro internazionale curata da Adachiara Zevi per l’associazione arteinmemoria, vivrà domenica prossima l’inizio di una nuova avventura che proietterà, nell’area archeologica di Ostia e negli spazi della sua antichissima sinagoga, il talento di Alice Cattaneo, Sigalit Landau, Hidetoshi Nagasawa e Michael Rakowitz con opere realizzate appositamente per l’iniziativa.
Presupposto teorico e critico di Arte in Memoria, il cui catalogo sarà pubblicato a conclusione della mostra, è che la nostra cultura “sia ossessionata dalla memoria” e allo stesso tempo “catturata dalla dinamica distruttiva dell’oblio”. Evitare che le tragedie trascorse, recenti e in atto non si risolvano nelle commemorazioni e nei discorsi rituali di un giorno: un pericolo al quale si cerca pertanto di rispondere stimolando la comunità degli artisti affinché gli stessi “trasformino un luogo di culto in luogo di cultura, ripopolandolo con visioni ispirate alla storia ma radicate nell’attualità”.
Promossa dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e dalla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee del Ministero per i Beni e le attività culturali, la mostra – nata nel 2002 sull’esempio di quanto avviene da tempo alla sinagoga tedesca di Stommeln, scampata alla barbarie nazista, dove ogni anno un artista è invitato a creare un lavoro originale specifico per il luogo – si avvale del patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e del sostegno dell’ambasciata d’Israele in Italia, dell’American Academy in Rome e delle gallerie Giacomo Guidi (Roma) e Suzy Shammah (Milano).
(13 gennaio 2013)