Nugae – Litigare
Visto che le bambine scorbutiche di oggi sono le donne scorbutiche di domani, dichiara solennemente Lucy dei Peanuts, e io non posso deludere una delle mie più grandi maestre di vita (chissà se Schulz si sarebbe mai immaginato che un giorno avrebbe avuto tanta influenza sugli animi filosofeggianti delle ventenni degli anni duemila), non posso fingere di ignorare la provocazione che la mia collega columnist Rachel Silvera mi lanciava circa una settimana fa fra le righe di questo portale. Non importa se in realtà lei non era seria, leggere il proprio nome nero su bianco fa bene al proprio ego e fa emergere la bambina scorbutica che è in ognuno. Perché inutile negarlo, litigare un pochino ogni tanto è divertente. Avevo già schierato la mia squadra per la battaglia fra antichi e moderni, che non so per quale ragione mi sono immaginata come una rissa fra gang del Bronx, con il trio corpulento di Ovidio, Tibullo e Properzio in prima linea e Omero come boss. Ma effettivamente questo dibattito è davvero un po’ démodé, ormai. Peccato. E allora la pagina bianca ha sfidato anche me con le sue infinite possibilità, che contenuti dare alla nostra diatriba? Discutere di libri sarebbe stato meraviglioso, la letteratura è l’argomento più affascinante che esista, perché le parole scritte sono così solide e concrete, riproducibili sempre uguali sulla carta e nella memoria, ma totalmente diverse quando è qualcun altro a ripeterle. Così il nostro dibattito sarebbe diventato infinito e infinitamente profondo, magari un’altra volta, quando saremo due grandi erudite. Rimanevano i sentimenti, la solita ultima spiaggia dalla sabbia zuccherina, ma probabilmente ci saremmo trasformate in inquiline della casa del Grande fratello e avremmo finito con l’urlarci contro quanto siamo false. Per carità, meglio non correre il rischio. E dunque sono giunta alla conclusione che litigare sarà anche divertente, ma farlo in modo costruttivo è davvero difficile. A questo punto meglio andare d’accordo. E poi ecco l’illuminazione, la saggia Lucy è di nuovo venuta in mio soccorso. “È davvero una bella cosa che la gente sia diversa, non sarebbe terribile se tutti fossimo d’accordo su tutto?”, le dice Charlie Brown. “Perché?”, risponde lei. “Se tutti fossero d’accordo con me, andrebbe benissimo!”
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche twitter @MatalonF
(20 gennaio 2013)